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Topic: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin - page 118. (Read 256744 times)

legendary
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February 24, 2020, 01:00:30 PM
L'equiparazione con le valute estere è tirata per i capelli ma ormai assodata.

Comunque sono d'accordo con te: passi per accostare i conti correnti ai conti su un exchange (in fin dei conti l'exchange è come se fosse una banca), ma l'equivalenza depositi=address personali non è proprio sostenibile.

Il deposito di denaro, giuridicamente parlando, è un contratto disciplinato dal codice civile (articolo da te riportato) dove ci sono un depositante e un depositario. Niente di più diverso da un wallet personale di bitcoin

Quindi, ad essere precisi, l'art. 67 del TUIR si applicherebbe solo alle giacenze (e eventuali plusvalenze) relative a somme depositate su exchange e non a quelle depositate presso propri wallet.

E' anche vero che per vendere (e quindi ottenere la plusvalenza)  devo passare da un exchange.

Ma mi basterebbe tenere quella somma su un exchange per meno di 7 giorni lavorativi continui e qualsiasi giacenza su exchange (anche di 1 miliardo di euro  Grin in bitcoin) non sarebbe rilevante ai fini fiscali e quindi la plusvalenza non tassabile.

Questa, "in punta di diritto", mi sembra la migliore interpretazione possibile. Poi ci sarebbe da spiegarlo all'AdE però.

Una precisazione importante riguardo a quello che dicevamo relativamente alle plusvalenze è contenuta nella Circolare Ministero Finanze n.165 del 24 giugno 1998, punto 2.2.3. (circolare esplicativa della riforma della tassazione degli anni 90):

Quote
considerato … che sarebbe stato alquanto problematico accertare di volta in volta quando la disponibilità della valuta (estera) sia stata acquisita e mantenuta per finalità d’investimento finanziario, il legislatore ha stabilito che tale finalità deve ritenersi esistente per presunzione assoluta di legge in due diverse ipotesi e cioè nelle ipotesi in cui la valuta sia stata ceduta a termine ovvero immessa su depositi o conti correnti”. Si precisa ancora nella medesima circolare che “alla cessione a titolo oneroso della valuta il legislatore ha equiparato anche il prelievo dal conto corrente o dal deposito. L’introduzione di tale equiparazione è giustificata dalla considerazione che quando la valuta è uscita dal conto corrente o dal deposito, non è più possibile stabilire se e in che momento essa è stata successivamente ceduta”.

Se quindi diamo per buona l'interpretazione precedente e cioè che solo i bitcoin detenuti su exchange sono rilevanti sia ai fini del superamento della giacenze che delle eventuali plusvalenze (come logica conseguenza dell'art. 67 del TUIR), allora concorrono a formare plusvalenza anche  i semplici prelievi dall'exchange.

Faccio alcuni esempi per spiegarmi meglio:

1) ho 25.000€ di bitcoin su un exchange e 100.000€ in btc su un wallet privato. Vendo 10.000 euro di bitcoin sull'exchange.
In base a questa interpretazione l'eventuale plusvalenza di quei 10k euro in btc non genera reddito imponibile perchè  solo i 25k euro sono rilevanti ai fini del calcolo della soglia di 51k euro

2)Ma se avessi supponiamo 60k€ in btc su un exchange (o cumulativamente su più exchange, il discorso non cambia) e decidessi non di venderli ma di PRELEVARNE ad esempio 1 per trasferirlo su un mio wallet personale per futuri acquisti allora la plusvalenza non solo sarebbe rilevante ai fini fiscali (perchè la giacenza > 51k€) ma essa sarebbe da calcolare al momento del PRELIEVO di quei bitcoin e non della successiva spesa degli stessi.

In altre parole prelevare bitcoin (o altre cripto) da un exchange equivale, ai fini fiscali, a venderle. Per cui la plusvalenza va calcolata al momento del prelievo. Sempre a condizione che il totale delle cripto depositate su exchange sia superiore alla soglia.

Ovviamente in questo caso la successiva spesa dal proprio wallet dei bitcoin precedentemente prelevati non genera reddito imponibile (altrimenti pagherei le tasse due volte)
hero member
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February 23, 2020, 09:46:42 AM
a sensazione (perchè una risposta certa direi è impossibile) come ci si dovrebbe comportare se si accettasse la proposta della Fortress Investment Group?
Ciao caccamo, qui sei OT.
Ne parlano invece in questo thread: https://bitcointalk.org/index.php?topic=1380594.160
newbie
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February 23, 2020, 08:56:58 AM
a sensazione (perchè una risposta certa direi è impossibile) come ci si dovrebbe comportare se si accettasse la proposta della Fortress Investment Group?

(E' un fondo di investimento che sta avanzando ai creditori di Mtgox una proposta per acquistare la loro "pratica". Fondamentalmente, ipotizzo, bonificheranno un determinato importo in cambio di un qualche documento/contratto dove si "cede" la pratica pendente con MtGox firmato con la supervisione di un qualche notaio.)
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February 17, 2020, 06:45:50 PM
ciao

Ho letto i post più recenti di questo thread perché anch’io mi sto’ facendo delle domande in proposito su cui in passato ho sorvolato. Mi sto’ chiedendo se a questo punto per me valga la pena investire (cifre a pochi zeri) in btc  per un potenziale rendimento a medio-lungo termine, se poi il rischio di trovarsi nei pasticci giudiziari per non aver ottemperato agli oblighi di legge diventa un incubo come paventato da aga0685 !  Questo appunto perché non facendo ‘girare’ grossi volumi (con conseguenti apprezzabili profitti ) ritrovarsi in seguito a dover sostenere importi per sanzioni e percentuali su guadagni diventa un boccone piuttosto amaro da mandar giù quando si realizza che il gioco non è ne valso la candela.

Quindi nella volontà di fare una  scelta  mi chiedevo:

1.dichiarare l’esiguo valore di valuta digitale nel quadro RW ?  si, no ? Dichiarare mi suggerisce che è un po’ autorelegarsi nel ‘gruppo’ di quelli da tenere monitorati. Ma non perché si abbia qlc da nascondere, piuttosto perché poi ti devi sempre tenere up-to-date con tutti gli annessi e connessi relativi a passi successivi, azioni da seguire e ti devi ‘dotare ‘ di un consulente un commercialista, insomma devi essere come IL professionista che si avvale della consulenza di altri professionisti.  E non sono di quella categoria.

2. Ho inteso che se tutto confluisce in un hard/cold wallet di cui possiedi le tue chiavi non serve dichiarare il possesso nel quadro RW.  E’ corretto? E’ confermato ?
...........


Ciao,

Vado diritto ai punti  Grin

1 Se durante l'anno il controvalore monetario dei tuoi wallet  su exchange supera i 15.000 euro si ( https://def.finanze.it/DocTribFrontend/getArticoloDetailFromResultList.do?id={F673EA1A-4397-4C11-9311-D2BE11061C4F}&codiceOrdinamento=200000400000000&idAttoNormativo={6FB991EC-F66F-4101-89C8-F22C869BC575} comma 3 ) quindi gli importi esigui non vanno dichiarati  Wink


ciao
In questo video, al minuto h.8.12 , l'avvocato sostiene che nel caso delle criptovalute e relativa compilazione del quadro RW per il monitoraggio non si applica la soglia minima del valore o controvalore dei 15.000 €.   https://www.youtube.com/watch?v=MY89v98EaZ8
Uff....E' proprio cosi?







Ciao,

eh bisogna capire che ha letto il commercialista  Cheesy Cheesy Cheesy

Io non mi permetto di criticare un professionista, ma a mio avviso per rendere fruibile il video, il commercialista ha fatto degli svivoloni assurdi, ad esempio al minuto 2.56 dice:" perchè sono considerate dal legislatore fiscale" e niente mi sono cadute le braccia  Sad (che diavolo è il legislatore fiscale???

al minuto 4.50 poi inizia uno show ( Lips sealed Lips sealed Lips sealed Lips sealed) che a mio modo di vedere ha davvero poco a che vedere con il diritto.

jr. member
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February 17, 2020, 02:42:41 PM
ciao

Ho letto i post più recenti di questo thread perché anch’io mi sto’ facendo delle domande in proposito su cui in passato ho sorvolato. Mi sto’ chiedendo se a questo punto per me valga la pena investire (cifre a pochi zeri) in btc  per un potenziale rendimento a medio-lungo termine, se poi il rischio di trovarsi nei pasticci giudiziari per non aver ottemperato agli oblighi di legge diventa un incubo come paventato da aga0685 !  Questo appunto perché non facendo ‘girare’ grossi volumi (con conseguenti apprezzabili profitti ) ritrovarsi in seguito a dover sostenere importi per sanzioni e percentuali su guadagni diventa un boccone piuttosto amaro da mandar giù quando si realizza che il gioco non è ne valso la candela.

Quindi nella volontà di fare una  scelta  mi chiedevo:

1.dichiarare l’esiguo valore di valuta digitale nel quadro RW ?  si, no ? Dichiarare mi suggerisce che è un po’ autorelegarsi nel ‘gruppo’ di quelli da tenere monitorati. Ma non perché si abbia qlc da nascondere, piuttosto perché poi ti devi sempre tenere up-to-date con tutti gli annessi e connessi relativi a passi successivi, azioni da seguire e ti devi ‘dotare ‘ di un consulente un commercialista, insomma devi essere come IL professionista che si avvale della consulenza di altri professionisti.  E non sono di quella categoria.

2. Ho inteso che se tutto confluisce in un hard/cold wallet di cui possiedi le tue chiavi non serve dichiarare il possesso nel quadro RW.  E’ corretto? E’ confermato ?
...........


Ciao,

Vado diritto ai punti  Grin

1 Se durante l'anno il controvalore monetario dei tuoi wallet  su exchange supera i 15.000 euro si ( https://def.finanze.it/DocTribFrontend/getArticoloDetailFromResultList.do?id={F673EA1A-4397-4C11-9311-D2BE11061C4F}&codiceOrdinamento=200000400000000&idAttoNormativo={6FB991EC-F66F-4101-89C8-F22C869BC575} comma 3 ) quindi gli importi esigui non vanno dichiarati  Wink


ciao
In questo video, al minuto h.8.12 , l'avvocato sostiene che nel caso delle criptovalute e relativa compilazione del quadro RW per il monitoraggio non si applica la soglia minima del valore o controvalore dei 15.000 €.   https://www.youtube.com/watch?v=MY89v98EaZ8
Uff....E' proprio cosi?





jr. member
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February 16, 2020, 01:07:25 PM
Grazie duesoldi grazie nicangel
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February 16, 2020, 11:54:51 AM

Ma se mi incontro con un privato, e scambio 0,1 btc con 1k euro a mano? Non sarebbe legale?

Si, e in quel caso i btc in uscita non sarebbero provenienti né da depositi né da conti corrente.
Però con tutti i rischi annessi e connessi di scambiare btc di persona con qualche sconosciuto.

Quindi una soluzione sarebbe comprare e vendere btc solo tramite contanti di persona (pur con i rischi).

si ma non è l'unica soluzione (devi comunque rimanere nei parametri della legge sui contanti) puoi comunque continuare a momiventare il tuo conto bancario (con bonifici in entrata e uscita verso exchange ) tranquillamente, se le movimentazioni (del tuo cc bancario) all'occhio della agenzia delle entrate sono "in linea" con la tua situazione reddituale.

Se le movimentazioni sono anomale (rispetto il tuo reddito)allora dovrebbe scattare l'accertamento fiscale.


legendary
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February 16, 2020, 06:17:45 AM

Ma se mi incontro con un privato, e scambio 0,1 btc con 1k euro a mano? Non sarebbe legale?

Si, e in quel caso i btc in uscita non sarebbero provenienti né da depositi né da conti corrente.
Però con tutti i rischi annessi e connessi di scambiare btc di persona con qualche sconosciuto.

Quindi una soluzione sarebbe comprare e vendere btc solo tramite contanti di persona (pur con i rischi).
O i mitici ATM senza KYC (finché durano).
legendary
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February 16, 2020, 06:10:48 AM

Ma se mi incontro con un privato, e scambio 0,1 btc con 1k euro a mano? Non sarebbe legale?

Si, e in quel caso i btc in uscita non sarebbero provenienti né da depositi né da conti corrente.
Però con tutti i rischi annessi e connessi di scambiare btc di persona con qualche sconosciuto.

Quindi una soluzione sarebbe comprare e vendere btc solo tramite contanti di persona (pur con i rischi).
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February 16, 2020, 06:06:26 AM
Ma se mi incontro con un privato, e scambio 0,1 btc con 1k euro a mano? Non sarebbe legale?

Si, e in quel caso i btc in uscita non sarebbero provenienti né da depositi né da conti corrente.
Però con tutti i rischi annessi e connessi di scambiare btc di persona con qualche sconosciuto.

1) 30% ?? Non dell'eventuale plusvalenza ma dell'intera cifra? Tipo ho 3 btc e ne dò 1 allo Stato per omessa dichiarazione?  Shocked

Il 30% è la sanzione se ti scoprono loro.

Se invece il contribuente si "ravvede" ( Grin) sono previsti forti "sconti".

Ad esempio se il ravvedimento avviene dopo molto tempo (es oltre la scadenza della dichiarazione successiva) è dovuta una sanzione pari ad 1/6 dell'originale (quindi del 5%)

http://www.studioschiavello.eu/Foglio_Calcolo_Ravvedimento_Operoso/Foglio_Calcolo_Ravvedimento_Operoso.html
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February 16, 2020, 05:40:03 AM
Riporto un messaggio interessante dal canale Bitcoin Italia:
Quote

Detto ciò occhio che le sanzioni per omessa dichiarazione quadro RW arrivano al 30% di QUANTO NON DICHIARATO. Tuttavia il legislatore è sempre indietro e se gli si getta fumo negli occhi gira in tondo credendo di risolvere cose che non può risolvere. Non solo perché tecnologicamente c’è modo di far sì che l’AdE non possa mai sapere se uno ha delle crypto ma anche perché esistono soluzioni perfettamente legali (che abbiamo studiato appositamente per hodlers) per non dover essere schiavi.


1) 30% ?? Non dell'eventuale plusvalenza ma dell'intera cifra? Tipo ho 3 btc e ne dò 1 allo Stato per omessa dichiarazione?  Shocked

2) Quali sarebbero queste soluzioni perfettamente legali per gli hodlers?

1) le tasse sono bellissime
2)  secondo quanto sostengono i ricorrenti, con argomentazioni circostanziate direi, è che la soluzione perfettamente legale è non inserire nulla in RW.
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February 16, 2020, 04:34:57 AM
Riporto un messaggio interessante dal canale Bitcoin Italia:
Quote

Detto ciò occhio che le sanzioni per omessa dichiarazione quadro RW arrivano al 30% di QUANTO NON DICHIARATO. Tuttavia il legislatore è sempre indietro e se gli si getta fumo negli occhi gira in tondo credendo di risolvere cose che non può risolvere. Non solo perché tecnologicamente c’è modo di far sì che l’AdE non possa mai sapere se uno ha delle crypto ma anche perché esistono soluzioni perfettamente legali (che abbiamo studiato appositamente per hodlers) per non dover essere schiavi.


1) 30% ?? Non dell'eventuale plusvalenza ma dell'intera cifra? Tipo ho 3 btc e ne dò 1 allo Stato per omessa dichiarazione?  Shocked

2) Quali sarebbero queste soluzioni perfettamente legali per gli hodlers?
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February 16, 2020, 04:20:44 AM
Riporto un messaggio interessante dal canale Bitcoin Italia:
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Scusate arrivo tardi e non so se dopo il tuo post hanno già risposto. Il ricorso al TAR è stato fatto contro AdE che dalla mattina alla sera, senza manco una norma di legge che lo prevedesse espressamente, ha indicato nelle istruzioni per compilazione modello unico per dichiarazione redditi obbligo di dichiarare crypto (il valore non le singole coin) in quadro RW.  Posizione AdE deriva da qualche idiota che ha un nome e un cognome che a suo tempo fece un interpello da cui scaturì equiparazione tra valute virtuali (definizione legale di crypto) e valute (currencies). Si tratta di uno dei primi exchange italiani che per fare gli intelligenti sono pure andati loro ad imboccare AdE suggerendo assimilazione tra valute virtuali e valute. Poi è arrivata normativa UE su AML che dice espressamente che le valute virtuali non sono moneta e non sono valuta (ci voleva tanto a capirlo?). Anche per questo è stato impugnato il provvedimento AdE. Il TAR dice che il provvedimento in sé non è illegittimo perché sostiene che questo provvedimento si baserebbe (a) su una precedente prassi (come da risposta a quell’interpello maledetto) e soprattutto (b) una norma di legge che riguarda il monitoraggio fiscale (art. 1 DL 167/90). Solo che questo art. 1 (che è stato modificato recentemente con norme di recepimento direttiva UE su AML) impone a intermediari (inclusi gli exchange attenzione!) di segnalare ad AdE (sempre ai fini del monitoraggio fiscale) movimenti da/verso l’estero anche se effettuati in valute virtuali se >15.000 euro. E questo art. 1 non dice nulla su quadro RW (per il quale c’è invece l’art. 4 della stessa legge che NON menziona affatto le valute virtuali). In più la modifica dell’art. 1 su segnalazione movimenti > 15.000 euro è stata fatta dal Governo (Gentiloni/Padoan: i soliti comunisti del cazzo) senza che il Governo avesse i poteri (senza delega). Ora stiamo vedendo se e come fare appello per non dargliela vinta a questi infami. Detto ciò occhio che le sanzioni per omessa dichiarazione quadro RW arrivano al 30% di QUANTO NON DICHIARATO. Tuttavia il legislatore è sempre indietro e se gli si getta fumo negli occhi gira in tondo credendo di risolvere cose che non può risolvere. Non solo perché tecnologicamente c’è modo di far sì che l’AdE non possa mai sapere se uno ha delle crypto ma anche perché esistono soluzioni perfettamente legali (che abbiamo studiato appositamente per hodlers) per non dover essere schiavi.


Giorgio Maria Mazzoli
16.02.2020 ore 9.59
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February 15, 2020, 09:56:52 PM
ciao

Ho letto i post più recenti di questo thread perché anch’io mi sto’ facendo delle domande in proposito su cui in passato ho sorvolato. Mi sto’ chiedendo se a questo punto per me valga la pena investire (cifre a pochi zeri) in btc  per un potenziale rendimento a medio-lungo termine, se poi il rischio di trovarsi nei pasticci giudiziari per non aver ottemperato agli oblighi di legge diventa un incubo come paventato da aga0685 !  Questo appunto perché non facendo ‘girare’ grossi volumi (con conseguenti apprezzabili profitti ) ritrovarsi in seguito a dover sostenere importi per sanzioni e percentuali su guadagni diventa un boccone piuttosto amaro da mandar giù quando si realizza che il gioco non è ne valso la candela.

Quindi nella volontà di fare una  scelta  mi chiedevo:

1.dichiarare l’esiguo valore di valuta digitale nel quadro RW ?  si, no ? Dichiarare mi suggerisce che è un po’ autorelegarsi nel ‘gruppo’ di quelli da tenere monitorati. Ma non perché si abbia qlc da nascondere, piuttosto perché poi ti devi sempre tenere up-to-date con tutti gli annessi e connessi relativi a passi successivi, azioni da seguire e ti devi ‘dotare ‘ di un consulente un commercialista, insomma devi essere come IL professionista che si avvale della consulenza di altri professionisti.  E non sono di quella categoria.

2. Ho inteso che se tutto confluisce in un hard/cold wallet di cui possiedi le tue chiavi non serve dichiarare il possesso nel quadro RW.  E’ corretto? E’ confermato ?

3. A monte delle 2 precedenti domande, mi incuriosiva anche sapere: qual è il punto di partenza di un ipotetico monitoraggio/controllo dei ‘conti’ di un individuo? Parlando di bonifici verso exchanges, il controllo parte dalla segnalazione del tutto discrezionale del bancario di turno addetto alla contabilizzazione che si insospettisce dell’operazione? O le banche hanno già un loro protocollo con soglie a partire dalle quali scattano segnalazioni automatiche e/o beneficiari di bonifici inseriti in  ‘black list’ che  fanno scattare la segnalazione di default? Oppure sono solo in grandi numeri (importi sopra una certa cifra) che attivano le procedure di monitoraggio o istruttoria che sia ? cioè 1000-2000-3000 euro fanno scattare controlli ?

E poi, last but not least, il big concern del cash-out (perdonatemi per l’inglese, mio debole)  e qui si apre un altro capitolo . Mettiamo che non si abbia dichiarato nulla in partenza, nel momento in cui arrivano i bonifici in entrata scatta la ‘fantomatica’ procedura di default ?  Che apre anche la finestra sul passato? Da cui poi oltre al commercialista ti servirà anche l’avvocato ?

So che fare troppe domande nei post è tedioso e  fa venire voglia agli utenti di passare oltre senza leggere né rispondere. Ciononostante decido di postare lo stesso perché ritengo che nella comunity del forum ci sono persone non solo preparate ma anche sensibili e spesso ho apprezzato le loro/vostre considerazioni.

Grazie ciao


Ciao,

Vado diritto ai punti  Grin

1 Se durante l'anno il controvalore monetario dei tuoi wallet  su exchange supera i 15.000 euro si ( https://def.finanze.it/DocTribFrontend/getArticoloDetailFromResultList.do?id={F673EA1A-4397-4C11-9311-D2BE11061C4F}&codiceOrdinamento=200000400000000&idAttoNormativo={6FB991EC-F66F-4101-89C8-F22C869BC575} comma 3 ) quindi gli importi esigui non vanno dichiarati  Wink

2 Mi permetto di parafrasare Orwell : la verità oggettiva non esiste  Cheesy Cheesy ma visto che siamo in un topic di legge, ho la presunzione (data dagli articoli precedentemente riportarti) di dire si, è confermato  Grin

3 Bisogna dividere le tipologie di "controlli" che corrono su binari paralleli : i controlli volti alla prevenzione dell'antiriciclaggio sono una cosa ( se sei curioso delle modalità clicca qui https://uif.bancaditalia.it/adempimenti-operatori/segnalazioni-sos/index.html?com.dotmarketing.htmlpage.language=102 ) gli accertamenti fiscali un altra ( clicca qui per avere delucidazioni https://www.laleggepertutti.it/207033_quando-scatta-un-accertamento-fiscale) non mi dilungo perchè ripeterei le cose degli articoli, ma se hai dubbi chiedi pure  Grin

4 Che intendi per procedura di default ? Se intendi lo scatto di un accertamento fiscale si è probabile (il perchè lo trovi nel link di cui sopra)
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February 15, 2020, 03:17:01 PM
Non so se è stato postato, è recente e mi sembra comunque interessante da leggere:

https://www.finaria.it/criptovalute/bitcoin-tasse-italia-dichiarazione/

Che confusione però...
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February 15, 2020, 02:47:35 PM
So che fare troppe domande nei post è tedioso e  fa venire voglia agli utenti di passare oltre senza leggere né rispondere. Ciononostante decido di postare lo stesso perché ritengo che nella comunity del forum ci sono persone non solo preparate ma anche sensibili e spesso ho apprezzato le loro/vostre considerazioni.

Le troppe domande non danno mai fastidio, soprattutto quando sono ben poste e scritte con la dovuta cura come hai fatto tu. Il punto qui è che stai chiedendo cose alle quali nessuno è in grado di rispondere con certezza perché non abbiamo una normativa specifica sul tema, e questo lascia spazi a interpretazioni.
Qualcuno ha anche scritto che la normativa specifica esiste, ma altri hanno chiesto di indicare articoli e comma senza ricevere a mio avviso risposte esaustive. Quindi il tema è aperto....

Hai premesso di aver letto i post "più recenti": non so quanti tu ne abbia letti ma se ti prenderai il tempo di leggere le ultime - sparo un numero - 20 pagine del thread, vedrai che ci sono già stati anche in tempi recenti molti interventi che hanno sostenuto la tesi del dichiarare, e altre che hanno espresso dubbi (sempre motivandoli).
Ci sono anche altri thread paralleli sul tema, ad esempio questo che linko perché ormai è finito in "pagina 2" e quindi è meno visibile:

https://bitcointalksearch.org/topic/quadro-rw-altre-attivita-estere-di-natura-finanziaria-e-valute-virtuali-5151407

come vedi la domanda è sempre quella.....
Perciò non è che non si voglia rispondere - anzi probabilmente riceverai più risposte - però il problema è che queste risposte potranno essere di indirizzo diverso.

Tanto per confermare la cosa, copio & incollo l'ultima frase del post di Plutosky che precede il tuo :

Questa, "in punta di diritto", mi sembra la migliore interpretazione possibile. Poi ci sarebbe da spiegarlo all'AdE però.

Questa risposta già racchiude tutto (per questo la copio a sintesi).
La prima frase - legandola a quel che scriveva prima Plutosky nel suo intervento - suggerisce (senza voler mettere in bocca a Plutosky cose che non ha scritto) un certo tipo di interpretazione.
La seconda dice però quale sarebbe la parte difficile di quel tipo di interpretazione...... Wink
La seconda frase è bellissima, e racchiude in sé la difficoltà attorno alla quale ruotano queste 139 pagine di thread.... Cheesy

Insomma so che sarebbe bello sentirsi dare una risposta sicura e definitiva, ma 139 pagine di thread stanno a dimostrare che non c'è e si va ancora ad interpretazione.

Vale sempre il consiglio - soprattutto se non stai parlando di 1k € in Btc - di rivolgersi a professionisti anche solo per un consiglio, professionisti competenti non sono facili da trovare ma se hai letto un po' di pagine di thread qualche nome è saltato fuori.



legendary
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Merit: 2097
February 15, 2020, 12:35:38 PM
E' anche vero che per vendere (e quindi ottenere la plusvalenza)  devo passare da un exchange.

Ma se mi incontro con un privato, e scambio 0,1 btc con 1k euro a mano? Non sarebbe legale?
jr. member
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February 15, 2020, 12:14:12 PM
ciao

Ho letto i post più recenti di questo thread perché anch’io mi sto’ facendo delle domande in proposito su cui in passato ho sorvolato. Mi sto’ chiedendo se a questo punto per me valga la pena investire (cifre a pochi zeri) in btc  per un potenziale rendimento a medio-lungo termine, se poi il rischio di trovarsi nei pasticci giudiziari per non aver ottemperato agli oblighi di legge diventa un incubo come paventato da aga0685 !  Questo appunto perché non facendo ‘girare’ grossi volumi (con conseguenti apprezzabili profitti ) ritrovarsi in seguito a dover sostenere importi per sanzioni e percentuali su guadagni diventa un boccone piuttosto amaro da mandar giù quando si realizza che il gioco non è ne valso la candela.

Quindi nella volontà di fare una  scelta  mi chiedevo:

1.dichiarare l’esiguo valore di valuta digitale nel quadro RW ?  si, no ? Dichiarare mi suggerisce che è un po’ autorelegarsi nel ‘gruppo’ di quelli da tenere monitorati. Ma non perché si abbia qlc da nascondere, piuttosto perché poi ti devi sempre tenere up-to-date con tutti gli annessi e connessi relativi a passi successivi, azioni da seguire e ti devi ‘dotare ‘ di un consulente un commercialista, insomma devi essere come IL professionista che si avvale della consulenza di altri professionisti.  E non sono di quella categoria.

2. Ho inteso che se tutto confluisce in un hard/cold wallet di cui possiedi le tue chiavi non serve dichiarare il possesso nel quadro RW.  E’ corretto? E’ confermato ?

3. A monte delle 2 precedenti domande, mi incuriosiva anche sapere: qual è il punto di partenza di un ipotetico monitoraggio/controllo dei ‘conti’ di un individuo? Parlando di bonifici verso exchanges, il controllo parte dalla segnalazione del tutto discrezionale del bancario di turno addetto alla contabilizzazione che si insospettisce dell’operazione? O le banche hanno già un loro protocollo con soglie a partire dalle quali scattano segnalazioni automatiche e/o beneficiari di bonifici inseriti in  ‘black list’ che  fanno scattare la segnalazione di default? Oppure sono solo in grandi numeri (importi sopra una certa cifra) che attivano le procedure di monitoraggio o istruttoria che sia ? cioè 1000-2000-3000 euro fanno scattare controlli ?

E poi, last but not least, il big concern del cash-out (perdonatemi per l’inglese, mio debole)  e qui si apre un altro capitolo . Mettiamo che non si abbia dichiarato nulla in partenza, nel momento in cui arrivano i bonifici in entrata scatta la ‘fantomatica’ procedura di default ?  Che apre anche la finestra sul passato? Da cui poi oltre al commercialista ti servirà anche l’avvocato ?

So che fare troppe domande nei post è tedioso e  fa venire voglia agli utenti di passare oltre senza leggere né rispondere. Ciononostante decido di postare lo stesso perché ritengo che nella comunity del forum ci sono persone non solo preparate ma anche sensibili e spesso ho apprezzato le loro/vostre considerazioni.

Grazie ciao
legendary
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February 14, 2020, 12:13:43 PM

Ciao Grin

Presuppongo che tu, parlando di plusvalenza stia facendo riferimento all'art 67 1 ter del TUIR.. bene andiamo a leggercelo  Wink
Le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di valute estere rivenienti da depositi e conti correnti concorrono a formare il reddito a condizione che nel periodo d'imposta la giacenza dei depositi e conti correnti complessivamente intrattenuti dal contribuente, calcolata secondo il cambio vigente all'inizio del periodo di riferimento sia superiore a cento milioni di lire per almeno sette giorni lavorativi continui.

Tralasciando l'assimilazione delle valute virtuali a valute estere, volando alto (come l'amministrazione finanziaria Cheesy Cheesy) potremmo assimilare i nostri wallet sugli exchange a conti correnti bancari, ma se le valute virtuali sono "depositate" (passatemi un termine migliore  Grin) su un hardware wallet ..... Wink Wink Grin Grin bhe davvero stiamo parlando del nulla.


Lascio le leggi di riferimento per chi volesse approfondire

Art 67 1 ter TUIR : https://www.brocardi.it/testo-unico-imposte-redditi/titolo-i/capo-vii/art67.html

Deposito di denaro : https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-iii/capo-xvii/sezione-i/art1834.html

Conto corrente bancario : non lascio la legge perchè l'inquadramento giuridico è un "filino" complesso, bensi' lascio questo articolo che risulterà sicuramente piu' esaustivo di me : http://www.bankpedia.org/index.php/it/90-italian/c/19384-conto-corrente-bancario



L'equiparazione con le valute estere è tirata per i capelli ma ormai assodata.

Comunque sono d'accordo con te: passi per accostare i conti correnti ai conti su un exchange (in fin dei conti l'exchange è come se fosse una banca), ma l'equivalenza depositi=address personali non è proprio sostenibile.

Il deposito di denaro, giuridicamente parlando, è un contratto disciplinato dal codice civile (articolo da te riportato) dove ci sono un depositante e un depositario. Niente di più diverso da un wallet personale di bitcoin

Quindi, ad essere precisi, l'art. 67 del TUIR si applicherebbe solo alle giacenze (e eventuali plusvalenze) relative a somme depositate su exchange e non a quelle depositate presso propri wallet.

E' anche vero che per vendere (e quindi ottenere la plusvalenza)  devo passare da un exchange.

Ma mi basterebbe tenere quella somma su un exchange per meno di 7 giorni lavorativi continui e qualsiasi giacenza su exchange (anche di 1 miliardo di euro  Grin in bitcoin) non sarebbe rilevante ai fini fiscali e quindi la plusvalenza non tassabile.

Questa, "in punta di diritto", mi sembra la migliore interpretazione possibile. Poi ci sarebbe da spiegarlo all'AdE però.
member
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February 14, 2020, 11:52:52 AM


Io intendevo: se uso bitcoin per comprare direttamente un bene/servizio (tipo la pizza), non un'altra moneta, mi sembra strano che si parli di reddito imponibile anche in quel caso, no? Nel momento in cui pago direttamente un bene pago già l'IVA, come si fa a mettersi a fare anche i calcoli su eventuali plusvalenze ogni volta che si acquista un bene?

Purtroppo si invece, fermo restando il limite della giacenza media di 51k€, sotto il quale nulla è dovuto.

Ma se ho comprato 40 btc quando valevano 1 dollaro e li uso oggi per comprare una Murcielago, la plusvalenza c'è lo stesso come se li vendessi in cambio di euro.

L'assurdo è che, come evidenzi tu, ai fini della rilevanza fiscale, non conta l'entità della transazione ma l'entità della giacenza.

Per cui in teoria se ho più di 51k € in bitcoin dovrei pagare l'IRPEF sulla plusvalenza anche per l'acquisto di 1 pizza, mentre se ho meno di 51k€ non dovrei pagare imposte anche se ho fatto una super plusvalenza e la uso per acquistare una Tesla Model 3 (che costa esattamente 50k€).

Il problema è che queste norme sono nate per le valute estere: nessuno usa dollari per fare acquisti in Italia. Per cui il legislatore si è posto il problema di distinguere la compravendita di valuta estera a fini speculativi da quella occasionale e per distinguerla ha usato la soglia della giacenza.

bitcoin viene equiparato fiscalmente alle valute estere ma a differenza di queste, viene usato anche come moneta dentro i confini nazionali. Da qui derivano queste incongruenze.


Perfetto, così è più chiaro.

Quindi se non si è compilato il quadro RW nel 2019 (per l'anno 2018) queste sanzioni dovrebbero essere dal 3% al 15% (secondo  https://fiscomania.com/mancata-compilazione-del-quadro-rw-ravvedimento-operoso/).

Le percentuali si riferiscono immagino al valore non dichiarato al 31/12/2018, giusto? All'epoca 1 bitcoin valeva circa 3300 dollari.

Se uno omette la dichiarazione per più anni, dovrà pagare per ogni anno non dichiarato?

Mei cojo...

Solo a me il 15% sembra un' enormità? Non parliamo di una sanzione conseguente ad evasione ma di una semplice mancata segnalazione.

Vero è che chi non ha segnalato l'anno scorso potrebbe approfittare quest'anno sfruttando il fatto che a fine 2018 il prezzo era molto basso quindi la sanzione sarebbe minore in euro.

 

Ciao Grin

Presuppongo che tu, parlando di plusvalenza stia facendo riferimento all'art 67 1 ter del TUIR.. bene andiamo a leggercelo  Wink
Le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di valute estere rivenienti da depositi e conti correnti concorrono a formare il reddito a condizione che nel periodo d'imposta la giacenza dei depositi e conti correnti complessivamente intrattenuti dal contribuente, calcolata secondo il cambio vigente all'inizio del periodo di riferimento sia superiore a cento milioni di lire per almeno sette giorni lavorativi continui.

Tralasciando l'assimilazione delle valute virtuali a valute estere, volando alto (come l'amministrazione finanziaria Cheesy Cheesy) potremmo assimilare i nostri wallet sugli exchange a conti correnti bancari, ma se le valute virtuali sono "depositate" (passatemi un termine migliore  Grin) su un hardware wallet ..... Wink Wink Grin Grin bhe davvero stiamo parlando del nulla.


Lascio le leggi di riferimento per chi volesse approfondire

Art 67 1 ter TUIR : https://www.brocardi.it/testo-unico-imposte-redditi/titolo-i/capo-vii/art67.html

Deposito di denaro : https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-iii/capo-xvii/sezione-i/art1834.html

Conto corrente bancario : non lascio la legge perchè l'inquadramento giuridico è un "filino" complesso, bensi' lascio questo articolo che risulterà sicuramente piu' esaustivo di me : http://www.bankpedia.org/index.php/it/90-italian/c/19384-conto-corrente-bancario



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