Topic: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin - page 123. (Read 254442 times)

Mi spiego meglio con un esempio numerico e parto da quanto ipotizzato in questo articolo sul possibile meccanismo implementativo della flat tax:
https://www.guidafisco.it/flat-tax-rifoma-fiscale-irpef-esempi-calcolo-2071

Ovviamente quelle dell'articolo sono solo ipotesi sul meccanismo della flat tax, ma rendono l'idea del possibile problema.
Dunque dicevo facciamo l'ipotesi che la soglia sia fissata a 80 k€, soglia sotto la quale si applichi un'aliquota del 15% e sopra la quale l'aliquota sia del 20%  (numeri comunque che rispecchiano quel che si sta sentendo in giro).

Prendiamo due persone:
A con un reddito di 79 k€
B con un reddito di 81 k€

Poiché i 79k sarebbero sotto la soglia di 80 k€ si applicherebbe ad essi un'aliquota del 15%, mentre per B ci sarebbe l'aliquota del 20%.
Quindi:

79 k * .15 = 11.850 € tasse che dovrebbe pagare A
81 k * .20 = 16.200 € tasse che dovrebbe pagare B

Perciò:
a A rimarrebbero in tasca  79 k - 11.850 = 67.150 €
a B rimarrebbero in tasca  81 k - 16.200 = 64.800 €

In pratica B prenderebbe più di A ante imposte, ma post imposte prenderebbe meno di A.
Questo per me sarebbe assurdo.....  mentre in linea di massima sarei assolutamente favorevole alla flat tax.

Se ho capito quello che vuoi dire considera che attualmente paghi la percentuale minore sugli importi fino alla soglia anche se la superi, all'eccedente applichi l'aliquota più alta (detratto la soglia).
Spero di essermi spiegato.

...
La cosa più assurda secondo me - nel pensare a solo 1 o 2 aliquote - sarebbe che chi avesse un imponibile appena superiore al limite della fascia, pagherebbe così tanto in più rispetto a chi sia leggermente sotto tale limite e così facendo arriverebbe ad avere un reddito "netto tasse" inferiore a quello del secondo individuo.
...

Ok, supponiamo che tutti i redditi di tipo lavoro/capitale/cedolare-secca finiscano in un unico monte imponibile, una specie di reddito complessivo soggetto ad un'unica aliquota. Il vantaggio dove starebbe?
Calcolare una % su un totale unico rispetto a 3 totali diversi?

La tassazione dei redditi da capitale è già flat con aliquota al 26%. Cosa c'entra la flat-tax di Salvini che ha a che fare con le retribuzioni (redditi da lavoro)?

Se viene attuato il programma di governo m5s-lega ci sono dichiarazioni in controtendenza. Alla fine anche una flattax potrebbe risolvere problemi di tassazione anche per BTC. Qualunque "roba sia" paghi la flat (20%)

Mi sono letto e visto un po' di cose, e sposo appieno la tesi di Capaccioli/Burlone, che al momento ritengo l'autorità assoluta in Italia in materia di crypto.
Gli interpelli 72/2016 e quest'ultimo di Aprile, oltre a non essere vincolanti, dimostrano una scarsa conoscenza della materia, oltre a fornire un'assimilazione di crypto a valuta estera contraria alla sentenza CGUE del 2016 che identifica le crypto quali mezzi volontari di pagamento/titolo rappresentativo di bene/documento di legittimazione (a seconda della tipologia di coin/token).

All'interno della normativa fiscale vigente italiana, le crypto potrebbero essere ricondotte a titoli non rappresentativi di merci, per i quali la tassazione è applicabile solo su cash-out (quindi quando effettivamente torno in fiat sul mio c/c personale), detratto il valore di carico iniziale. Lo stesso monitoraggio fiscale su RW, stanti le condizioni sopra, non è applicabile, a prescindere da tutto il discorso sulle soglie, in mancanza di un regolamento che istruisca il contribuente su come dichiarare il proprio portafoglio crypto o che fornisca una sezione apposita nei modelli dichiarativi. Ci sono troppe casistiche che rendono inapplicabile l'assimilazione della crypto a valuta estera (cosa che la corte di giustizia europea sa benissimo), di conseguenza gli strumenti attuali per il monitoraggio fiscale non possono trovare applicazione. Tutto questo imho; poi, ognuno agisca come meglio crede, io una consulenza da parte di un commercialista la consiglio a tutti quanti abbiano dubbi e/o un portafoglio abbastanza sostanzioso in crypto.

Qualcuno ha trovato esempi su come questo benedetto modulo RW andrebbe compilato, almeno per la casistica di bitcoin (o altro) depositati su exchange? Perché io nel 2017 ho riconvertito degli Ethereum Classic in Ethereum tramite exchange, e vorrei capire come segnarli. Non dovrei pagare tasse perché (sfortunatamente) la soglia dei 51k euro non l'ho mai vista tranne che con il binocolo (lo so, essere poveri è una colpa), però sembrerebbe che l'RW lo deva compilare.

Se viene attuato il programma di governo m5s-lega ci sono dichiarazioni in controtendenza. Alla fine anche una flattax potrebbe risolvere problemi di tassazione anche per BTC. Qualunque "roba sia" paghi la flat (20%) e ti applichi le detrazioni (3.000 Euro/famiglia).
Ho trovato il testo del contratto in questo articolo: https://www.byoblu.com/2018/05/18/ecco-il-contratto-m5s-lega-definitivo-vota-il-sondaggio-di-byoblu/

Purtroppo il rischio enorme è quello di "attirare l'attenzione" della Finanza; nel senso che magari la risposta sarà totalmente assurda e non fattibile a livello tecnico...E si dovrà comunque rispettare...


Purtroppo se lo Stato consigliasse ai cittadini come pagare in modo GIUSTO le proprie tasse sarebbe molto interessante, ma lo Stato Italiano invece punta solo a fare cassa...Quindi è altamente CONTROPRODUCENTE

Anche io sarei disponibile per un'azione comune, un interpello collettivo o qualsiasi altra iniziativa che possa essere utile a tutti quelli che si trovano nelle stesse condizioni.

Mi sa che questa associazione è solo per quelli che hanno un progetto di promozione della blockchain, quindi un utilizzatore delle criptovalute "normale" non avrebbe la possibilità di diventarne socio.


Ho fatto un po' di ricerche e considerazioni sull'argomento e sono giunto alla conclusione che probabilmente serve un bravo commercialista più che un avvocato.
E come ha giustamente sottolineato duesoldi ce ne sono alcuni, presenti su questo forum che sono proprio specializzati e quindi sarebbe il caso di rivolgersi a loro per la consulenza, però come si gestirebbe la questione della distanza?
Ad esempio Stefano Capaccioli ha lo studio ad Arezzo e per qualcuno come me rivolgersi al suo studio sarebbe un po' poco pratico per via della distanza.
Se non sono una società se dovessero venire a fare un controllo da me come la gestirei con un commercialista che deve percorrere diverse centinaia di chilometri per raggiungermi?
Non so se si può prendere la residenza fiscale nello studio del commercialista anche se non si è una società.
Anche perché le diverse parti d'Italia a quanto pare viaggiano a diverse velocità, per lo meno nella mia esperienza, e quindi quello che è fattibile a Milano non è fattibile a Latina e viceversa, forse per via della diversità delle competenze dei responsabili dei vari uffici.
Per cui non so se è il caso di creare un topic apposito qua su bitcointalk "Commercialisti specializzati in cryptovalute in Italia", così ogni commercialista può postare il proprio contatto e la zona in cui ha la possibilità di assistere i propri clienti e chi gestirà questo topic raggrupperà le informazioni nel post iniziale per comodità di tutti.
Sono disponibile a creare e a gestire il topic io stesso, se non esiste già, ma lascio la possibilità a chi se la sente di farsi avanti.