Non è vero che è impossibile da calcolare, c'è un totale capitale ad un inizio anno ed un capitale finale a fine anno. Il capital gain va pagato su quello, non ci sono storie che tengano sull'impossibilità di vedere tutti i trade delle altcoin. Il 26% di ogni operazione è pari al 26% del totale guadagnato, quindi non so in cosa vi stiate impelagando.
Esatto. In caso di fuoriuscita di tutte le posizioni al 31/12 di ogni anno è piuttosto semplice calcolare il proprio guadagno e quindi la tassazione dovuta sul capital gain.
Mi spiego meglio con un esempio:
Supponiamo che io abbia iniziato a tradare sulle criptovalute il 1 gennaio 2018 per la prima volta. Ho messo 5000 euro a gennaio, 5000 a febbraio e 5000 a marzo per incrementare la mia esposizione (totale € 15.000), poi basta, sono andato avanti per conto mio con la mia attività di trading solo sulle altcoin (quindi niente cambi sui pair con euro e dollari che andrebbero valutati singolarmente e pagata la tassazione su ogni posizione in guadagno e detratta la perdita su ogni posizione in perdita... quindi rimaniamo su un esempio semplice parlando solo di trading altcoin).
A fine anno, al 31 dicembre, il mio capitale totale ammonta a € 150.000. Decido di fuoriuscire da tutte le posizioni e fare cash out completo. Il mio guadagno (cioè la plusvalenza) sarà stato di 150.000 - 15.000 = €135.000 . A questa cifra andrò a pagare la tassa sul capital gain del 26%, cioè pagherò € 35.100 di tasse (li mortacci tua!!!
).
Punti da chiarire:
1. Se faccio il cash out completo è facile calcolare il proprio guadagno e quindi la tassazione sul capital gain. Ma se non lo faccio? Per esempio riporto in euro € 100.000 da mettere nel mio conto bancario, e lascio € 50.000 di controvalore in criptovalute (valore che già il giorno dopo sarà diverso, visto che i prezzi cambiano tutti i giorni considerevolmente...). Ora su questi 100.000 euro di incasso (non di guadagno), quale quota dei € 15.000 iniziali detraggo per calcolare il guadagno, cioè la mia plusvalenza) su cui dovrò pagare il 26% di tasse?
Come si fa??? Non c'è un cambio spot ufficiale, magari nel corso dell'anno ho fatto 1000 operazioni diverse...
Certo volendo uno può anche fare il cash out totale in Exchange il 31/12 (bonificarsi in banca solo ciò che vuole) e rientrare il 1 gennaio in cripto per il nuovo anno con quanto vuole (e guarda caso proprio facendo così, succederà per la rinomata legge di Fantozzi, che la notte di capodanno il mercato salirà del 50%!!)...
2. In caso di trading costante sulle altcoin (non l'operazione a pronti fatta una volta e basta a mò di investimento), ma sempre con operazioni spot, quindi a pronti (che se ho capito bene il concetto sono alla fine tutte quelle che facciamo negli Exchange, se non usiamo la leva facendo margin trading ovviamente o non andiamo short), quindi niente futures, niente Contract for Difference (CFD) sui bitcoin su broker Forex (perche non sono operazioni a pronti, ma a termine) pago o non pago le tasse fino a € 51.000?
In caso di risposta negativa, pago molte meno tasse o non le pago affatto se il mio controvalore finale non supera i € 51.000 (in realtà è 51.000 e qualcosa, ma semplifichiamo). Riprendiamo l'esempio precedente:
in questo caso pagherò di tasse € 150.000 (controvalore finale) - € 51.000 (esente tasse) = € 99.000. Poi dovrò detrarre il mio investimento iniziale, ma non so se si calcola tutto o solo una parte (perchè con una parte ho comunque realizzato i € 51.000 esentasse). Semplifichiamo che ne detraggo i 2/3, quindi € 10.000 . € 99.000 - € 10.000 = € 89.000 di capital gain, che corrisponde ad una tassazione (26%) di € 23.140. Rispetto ai € 35.100 indicati prima, è un gran risparmio, di quasi 12 mila euro in meno di tasse!
Se invece ho messo per esempio € 10.000 a gennaio 2018 e a fine anno, al 31/12 (sempre facendo il cash out), sono arrivato con il trading a € 40.000 non pago una beata mazza!
Sarebbe senz'altro un punto da chiarire, ma non essendoci leggi, la vedo dura...
Questo è puro trading speculativo ... e là tassazione del 26% sul capital gain è perfettamente calzante ... ps: secondo me i 51mila non li devi portare in detrazione dal gain nell'esempio che hai fatto perkè comunque nell'arco dell'anno hai superato la giacenza di oltre 7 giorni ....
Il trading è sempre speculazione, perchè fare trading significa sfruttare le asimmetrie di un mercato finanziario o la salita o discesa di un titolo (nel nostro caso una moneta) per guadagnarci. Poi ci possono essere operazioni più o meno rischiose, perchè più o meno speculative, ma sempre di trading e quindi di speculazione si parla...
Nel mio esempio precedente, io non ho parlato di quali operazioni avrei fatto (nell'esempio del post quotato sopra), ma ho solo fatto il caso, a titolo di esempio, di uno che partendo da € 15.000 arriva a € 150.000 facendo trading (ma poteva essere anche 30, 40, 70, 90 mila, non cambia il discorso) senza parlare delle operazioni che ha fatto nel corso dell'anno, che siano 10, 100, 1000 operazioni...
Allora sembra che fino a € 51.000 in caso di operazioni a pronti, queste non siano tassabili. Per esempio ho acquistato bitcoin per investimento a 1000 euro a gennaio 2017 e con la grande ascesa del bitcoin che c'è stata, li rivedo a € 15.000 a dicembre 2017, non pago tasse. Ok. Ma questo vale anche se questi bitcoin, dopo averli acquistati, li ho cambiati dopo un mese in Ethereum, poi in Nem perchè pensavo aumentassero di più, poi in Ripple perchè ho avuto l'occhio lungo e infine di nuovo in Bitcoin, prima di fare il cash out? in questo caso ho sicuramente fatto trading - ho fatto più cambi tra monete (tutte operazioni a pronti comunque) -, e quindi se non supero la soglia dei € 51.000 sono comunque esentasse?
Secondo me no (e vorrei sbagliarmi
), e secondo interventi di commercialisti vari nel web, come quello che ho postato precedentemente, no. Quando c'è l'intento speculativo le tasse andrebbero in teoria pagate sempre, su qualunque soglia, anche 100 euro. Ma non è chiaro questo punto... d'altronde non ci sono leggi a riguardo.
"ps: secondo me i 51mila non li devi portare in detrazione dal gain nell'esempio che hai fatto perchè comunque nell'arco dell'anno hai superato la giacenza di oltre 7 giorni".
Questo è un errore.
Se c'è la soglia di esenzione fino a € 51.000 questo vale per tutti, fino a quella soglia, anche per chi la supera. Chi la supera pagherà le tasse solo sulla parte eccedente. Ma questo dovrebbe essere ovvio. E' un pò come gli scaglioni irpef: per esempio si paga il 27% fino a € 28.000 annui, poi 38%. Se io guadagno € 30.000 annui, pagherò il 27% su € 28.000 e il 38% sui 2000 euro restanti.
Se io, non con il Forex dove c'è sempre speculazione, ma per esempio con il conto multicurrency di Fineco, trasformo € 100.000 in dollari americani per qualche mese, perchè credo che il dollaro si rafforzerà e dopo 6 mesi ho un gain del 20% quando li riporto in euro, questo gain devo dichiararlo perchè sopra la soglia dei € 51.000. Ma non pagherò la tassazione sul gain fatto con tutti i 100.000, ma solo con quello fatto con 49.000 (perchè fino a 51.000 c'è esenzione).
E' solo l'importo superiore alla soglia dei € 51.000 che è soggetto a tassazione.
Quindi, per analogia del discorso dei bitcoin = valuta estera, se io compro bitcoin per € 10.000, e dopo un anno hanno fatto 10x e li rivendo per
€ 100.000, pagherò le tasse sul capital gain solo sulla parte eccedente i € 51.000, quindi sui 49.000.
Chiaramente questo discorso, come si è detto alla sfinimento in questo thread, vale se si equiparano le criptovalute a valuta estera, come fa la nostra Agenzia delle Entrate con la risoluzione 72 del 2016. Ma se si prende invece in considerazione la risoluzione dell'Unione Europea che ha escluso l'equiparazione di valute digitali a valuta estera, tutto il discorso appena fatto non vale più.