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Topic: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin - page 16. (Read 255962 times)

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January 22, 2024, 12:23:11 PM
Le realtà troppo grandi non saranno mai abbastanza efficenti , e per questo lo spreco di soldi ci sarà sempre e comunque, e in tutti i casi il "povero cittadino" non viene aiutato, sia perchè non ci sono abbastanza soldi sia perchè quando vengono dati sussidi ci sono i soliti furbetti che se li intascano senza il diritto, e per colpa di questi ne pagano le conseguenze anche chi ne ha veramente bisogno. Tra finti malati e falsi nomi che percepiscono sussidi non se ne può più, oltre alla marea di gente inutile che lavora negli uffici pubblici ficcati per raccomandazione...
Io non pretendo l'efficienza al 100%, comprendo perfettamente che non sia umanamente possibile, ma al tempo stesso abbiamo una mala gestione totalmente inaccettabile. Siamo al livello del sistema idrico nazionale che in media perde dal 25 al 75% dell'acqua che trasporta, è esattamente la stessa cosa: è accettabile avere delle perdite, è totalmente inaccettabile pensare che in certe regione venga sprecata 3/4 dell'acqua perché la rete è un colabrodo.
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January 22, 2024, 12:11:02 PM
Le realtà troppo grandi non saranno mai abbastanza efficenti , e per questo lo spreco di soldi ci sarà sempre e comunque, e in tutti i casi il "povero cittadino" non viene aiutato, sia perchè non ci sono abbastanza soldi sia perchè quando vengono dati sussidi ci sono i soliti furbetti che se li intascano senza il diritto, e per colpa di questi ne pagano le conseguenze anche chi ne ha veramente bisogno. Tra finti malati e falsi nomi che percepiscono sussidi non se ne può più, oltre alla marea di gente inutile che lavora negli uffici pubblici ficcati per raccomandazione...
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January 22, 2024, 12:00:49 PM
L'unica cosa che non comprendo è come lo Stato tratti allo stesso modo chi vede Bitcoin come un asset puramente speculativo e il piccolo risparmiatore HODLer. Proprio in questa superficiale chiave di lettura si vede come l'interpretazione fiscale della materia è figlia di una mentalità pregiudicante una tecnologia non ancora del tutto compresa a fondo.D'altra parte, nemmeno è nell'interesse dello Stato comprenderla davvero. Senza contare poi che molti "bitcoiner" snobbano largamente l'approccio P2P su cui invece tale protocollo si fonda. Siamo ancora early. Sia a livello di mentalità del possessore medio di bitcoin che, di conseguenza, nella visione statale dello stesso. Ci vuole tempo, è normale.
Purtroppo abbiamo ereditato dei politici che di mestiere fanno i tassatori: mi spiego meglio. Le manovre che vengono imposte a livello europeo costano tanti soldi, come costano i soldi che dobbiamo dare in europa. I nostri politici quindi hanno un solo compito, tagliare e recuperare soldi che non ci sono, quindi si inventano tutto. Altrimenti non direbbero di essere pro famiglia e aumentare iva dei pannolini e altre cose per la famiglia.
si inventano tutto, tranne forse l'unica cosa sensata, combattere l'evasione
L'evasione nasce quando il re chiede troppi tributi, è l'unica arma che hanno i poveri cittadini per difendersi dall'insaziabile fame di tasse dei governanti. Per quanto mi riguarda l'unica tassa che sarei disposto a pagare è l'IVA, sempre che non la portino al 30% , le tasse sul lavoro, rendite e sulla proprietà sono immorali.
Premessa: le tasse sono troppe? Cristo santo, sì.
Seconda premessa: lo stato se le magna e non le spende come dovrebbe? Ancora sì.

Ma resta il fatto che evadendo, mica freghi il re, freghi il povero cristo che non arriva a fine mese.
E la dimostrazione è che lo stato non fa nulla per combattere l'evasione, se non roba di facciata.

quindi un tassista che incassa 100k l'anno NON fa bene a dichiararne 10k, perché è lui che va contro il povero cittadino..
Quello dell'evasione è un discorso complicato ma per me il punto fondamentale è uno: la pessima gestione dei soldi ricavati dalle tasse. Se uno pagasse le tasse per ottenere servizi che funzionano allora io sarei al 100% contro ogni evasione. Ma se uno paga una marea di tasse per vedere che i soldi letteralmente spariscono perché i vari politici se li fottono e poi qualsiasi opera che deve costare 1 alla fine ti viene a costare 10 e ti dicono che devono alzare le tasse ulteriormente perché non ci sono abbastanza soldi... A quel punto diventa una presa in giro. A nessun governo è mai importato ottimizzare le spese, l'unica cosa che sanno fare tutti è alzarle, alzarle, e alzarle di nuovo. Ma chi è che vuole lavorare per regalare oltre la metà del suo guadagno allo stato?
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January 22, 2024, 11:50:35 AM
L'unica cosa che non comprendo è come lo Stato tratti allo stesso modo chi vede Bitcoin come un asset puramente speculativo e il piccolo risparmiatore HODLer. Proprio in questa superficiale chiave di lettura si vede come l'interpretazione fiscale della materia è figlia di una mentalità pregiudicante una tecnologia non ancora del tutto compresa a fondo.D'altra parte, nemmeno è nell'interesse dello Stato comprenderla davvero. Senza contare poi che molti "bitcoiner" snobbano largamente l'approccio P2P su cui invece tale protocollo si fonda. Siamo ancora early. Sia a livello di mentalità del possessore medio di bitcoin che, di conseguenza, nella visione statale dello stesso. Ci vuole tempo, è normale.

Purtroppo abbiamo ereditato dei politici che di mestiere fanno i tassatori: mi spiego meglio. Le manovre che vengono imposte a livello europeo costano tanti soldi, come costano i soldi che dobbiamo dare in europa. I nostri politici quindi hanno un solo compito, tagliare e recuperare soldi che non ci sono, quindi si inventano tutto. Altrimenti non direbbero di essere pro famiglia e aumentare iva dei pannolini e altre cose per la famiglia.

si inventano tutto, tranne forse l'unica cosa sensata, combattere l'evasione

L'evasione nasce quando il re chiede troppi tributi, è l'unica arma che hanno i poveri cittadini per difendersi dall'insaziabile fame di tasse dei governanti. Per quanto mi riguarda l'unica tassa che sarei disposto a pagare è l'IVA, sempre che non la portino al 30% , le tasse sul lavoro, rendite e sulla proprietà sono immorali.

Premessa: le tasse sono troppe? Cristo santo, sì.
Seconda premessa: lo stato se le magna e non le spende come dovrebbe? Ancora sì.

Ma resta il fatto che evadendo, mica freghi il re, freghi il povero cristo che non arriva a fine mese.
E la dimostrazione è che lo stato non fa nulla per combattere l'evasione, se non roba di facciata.

quindi un tassista che incassa 100k l'anno NON fa bene a dichiararne 10k, perché è lui che va contro il povero cittadino..


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January 22, 2024, 09:52:46 AM
L'unica cosa che non comprendo è come lo Stato tratti allo stesso modo chi vede Bitcoin come un asset puramente speculativo e il piccolo risparmiatore HODLer. Proprio in questa superficiale chiave di lettura si vede come l'interpretazione fiscale della materia è figlia di una mentalità pregiudicante una tecnologia non ancora del tutto compresa a fondo.D'altra parte, nemmeno è nell'interesse dello Stato comprenderla davvero. Senza contare poi che molti "bitcoiner" snobbano largamente l'approccio P2P su cui invece tale protocollo si fonda. Siamo ancora early. Sia a livello di mentalità del possessore medio di bitcoin che, di conseguenza, nella visione statale dello stesso. Ci vuole tempo, è normale.

Purtroppo abbiamo ereditato dei politici che di mestiere fanno i tassatori: mi spiego meglio. Le manovre che vengono imposte a livello europeo costano tanti soldi, come costano i soldi che dobbiamo dare in europa. I nostri politici quindi hanno un solo compito, tagliare e recuperare soldi che non ci sono, quindi si inventano tutto. Altrimenti non direbbero di essere pro famiglia e aumentare iva dei pannolini e altre cose per la famiglia.

si inventano tutto, tranne forse l'unica cosa sensata, combattere l'evasione

L'evasione nasce quando il re chiede troppi tributi, è l'unica arma che hanno i poveri cittadini per difendersi dall'insaziabile fame di tasse dei governanti. Per quanto mi riguarda l'unica tassa che sarei disposto a pagare è l'IVA, sempre che non la portino al 30% , le tasse sul lavoro, rendite e sulla proprietà sono immorali.
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January 21, 2024, 10:33:53 AM
L'unica cosa che non comprendo è come lo Stato tratti allo stesso modo chi vede Bitcoin come un asset puramente speculativo e il piccolo risparmiatore HODLer. Proprio in questa superficiale chiave di lettura si vede come l'interpretazione fiscale della materia è figlia di una mentalità pregiudicante una tecnologia non ancora del tutto compresa a fondo.D'altra parte, nemmeno è nell'interesse dello Stato comprenderla davvero. Senza contare poi che molti "bitcoiner" snobbano largamente l'approccio P2P su cui invece tale protocollo si fonda. Siamo ancora early. Sia a livello di mentalità del possessore medio di bitcoin che, di conseguenza, nella visione statale dello stesso. Ci vuole tempo, è normale.

Purtroppo abbiamo ereditato dei politici che di mestiere fanno i tassatori: mi spiego meglio. Le manovre che vengono imposte a livello europeo costano tanti soldi, come costano i soldi che dobbiamo dare in europa. I nostri politici quindi hanno un solo compito, tagliare e recuperare soldi che non ci sono, quindi si inventano tutto. Altrimenti non direbbero di essere pro famiglia e aumentare iva dei pannolini e altre cose per la famiglia.

si inventano tutto, tranne forse l'unica cosa sensata, combattere l'evasione
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January 21, 2024, 09:21:06 AM
L'unica cosa che non comprendo è come lo Stato tratti allo stesso modo chi vede Bitcoin come un asset puramente speculativo e il piccolo risparmiatore HODLer. Proprio in questa superficiale chiave di lettura si vede come l'interpretazione fiscale della materia è figlia di una mentalità pregiudicante una tecnologia non ancora del tutto compresa a fondo.D'altra parte, nemmeno è nell'interesse dello Stato comprenderla davvero. Senza contare poi che molti "bitcoiner" snobbano largamente l'approccio P2P su cui invece tale protocollo si fonda. Siamo ancora early. Sia a livello di mentalità del possessore medio di bitcoin che, di conseguenza, nella visione statale dello stesso. Ci vuole tempo, è normale.

Purtroppo abbiamo ereditato dei politici che di mestiere fanno i tassatori: mi spiego meglio. Le manovre che vengono imposte a livello europeo costano tanti soldi, come costano i soldi che dobbiamo dare in europa. I nostri politici quindi hanno un solo compito, tagliare e recuperare soldi che non ci sono, quindi si inventano tutto. Altrimenti non direbbero di essere pro famiglia e aumentare iva dei pannolini e altre cose per la famiglia.
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January 19, 2024, 01:59:14 PM
L'unica cosa che non comprendo è come lo Stato tratti allo stesso modo chi vede Bitcoin come un asset puramente speculativo e il piccolo risparmiatore HODLer. Proprio in questa superficiale chiave di lettura si vede come l'interpretazione fiscale della materia è figlia di una mentalità pregiudicante una tecnologia non ancora del tutto compresa a fondo.D'altra parte, nemmeno è nell'interesse dello Stato comprenderla davvero. Senza contare poi che molti "bitcoiner" snobbano largamente l'approccio P2P su cui invece tale protocollo si fonda. Siamo ancora early. Sia a livello di mentalità del possessore medio di bitcoin che, di conseguenza, nella visione statale dello stesso. Ci vuole tempo, è normale.
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January 19, 2024, 12:33:06 PM
Comunque io proprio non comprendo questo accanimento dello Stato nei confronti delle criptovalute.

Sono obbligato a dichiarare ogni singolo satoshi in mio possesso e pagarci un bollo e allo stesso tempo posso acquistare legalmente e tax free fino a 12.500? di oro e possederne una quantità illimitata senza dover dichiarare niente a nessuno, legalmente.

Perché l'oro sì e le cripto no?

Tra l'altro ho la sensazione che l'applicazione di queste leggi un po' bizzarre sulle criptovalute (es: obbligo di dichiarare ogni singolo indirizzo) risulterà più costosa del guadagno che lo Stato riuscirà ad ottenere. Staremo a vedere, mi spiace solo che lo Stato siamo noi, non è un ente terzo che se ci smena son cavoli suoi.

I motivi sono tanti, uno su tutti il fatto che lo stato, fatto da vecci ignoranti fermi agli anni della democrazia cristiana, non ha mica capito qualcosa sulla tecnolgia in generale, non ha capito niente!
Quindi come il tuo nonno che pensa che lo smartphone e facebook siano strumenti del diavolo, anche loro fanno questi ragionamenti senza capire niente. Inutile manco spiegarglielo.
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January 19, 2024, 08:29:37 AM
Comunque io proprio non comprendo questo accanimento dello Stato nei confronti delle criptovalute.

Sono obbligato a dichiarare ogni singolo satoshi in mio possesso e pagarci un bollo e allo stesso tempo posso acquistare legalmente e tax free fino a 12.500€ di oro e possederne una quantità illimitata senza dover dichiarare niente a nessuno, legalmente.

Perché l'oro sì e le cripto no?

Tra l'altro ho la sensazione che l'applicazione di queste leggi un po' bizzarre sulle criptovalute (es: obbligo di dichiarare ogni singolo indirizzo) risulterà più costosa del guadagno che lo Stato riuscirà ad ottenere. Staremo a vedere, mi spiace solo che lo Stato siamo noi, non è un ente terzo che se ci smena son cavoli suoi.
Ne parlavo in un altro thread...

Il denaro è potere... chi controlla il denaro ha di conseguenza potere.

Le crypto e in particolare il bitcoin rappresentano a tutti gli effetti un modello monetario concorrente a quello prevalente. Ne consegue che in origine per gli stati, dipendenti dalle politiche monetarie delle banche centrali, le crypto erano brutte e cattive.

Oggi la narrazione non è cambiata di molto ma il sistema finanziario ha capito come farci i soldi sopra. Quindi da un lato la tassazione va un pò a insidiare il valore effettivo delle crypto, ora riconosciute come asset, dall'altro la finanza continua a dire che sono un pò brutte e cattive ma in fondo LORO ti offrono un modo più facile e sicuro per specularci.

L'oro è questione diversa perché, un tempo la moneta emessa dalle banche centrali aveva un corrispettivo quantitativo di oro a garanzia. Oggi le banche detengono e accumulano ancora oro ma la moneta stampata va per i fatti suoi... le crypto no, anzi, c'è un tetto per il mining etc. etc. non è un sistema taroccato dalla politica...

Quindi si, potenzialmente le crypto sono materia scottante per le banche centrali e gli stati.
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January 18, 2024, 03:37:42 PM
....
il fisco mi chiede dettagli, rispondo "ho sbagliato a inviare e l'ho perso, sto a zero" e il fisco risponde:
"sì caro, certo, capiamo il tuo dolore, per noi invece l'hai venduto, per cui prendiamo come prezzo di vendita il più alto dal momento del withdraw dall'exchange al momento della transaction verso altro indirizzo e facciamo i conti sulla tua plusvalenza, ecco qua: ci devi X mila euro"
....
Mmmm, aspetta non so se sia come dici.
La plus si realizza se converto in Fiat o se in cripto avente diversa "finalità" (perdona, non ricordo la corretta definizione riportata nella recente legge). Ma se trasferisci Btc da indirizzo A a indirizzo B non fai né l'una né l'altra cosa.
Qualcuno ti dice che l'hai venduto? non deve comunque esserci qualcosa a supporto per ritenere giustificata una supposizione di questo tipo ?
Per un caso del genere, che già come spiegavo mi sembra che si stia sfociando nell'abuso di potere, l'unica cosa alla quale potrebbero appigliarsi sarebbe la mancata dichiarazione di possesso, ma varrebbe la pena inventarsi un caso per ottenere lo 0,2% sulle cripto (non) possedute? A livello legale mi sembra una situazione estremamente complicata se non possono dimostrare chi sia il proprietario del secondo address; a livello finanziario invece non penso che varrebbe neanche la pena.
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January 18, 2024, 03:16:16 PM
....
il fisco mi chiede dettagli, rispondo "ho sbagliato a inviare e l'ho perso, sto a zero" e il fisco risponde:
"sì caro, certo, capiamo il tuo dolore, per noi invece l'hai venduto, per cui prendiamo come prezzo di vendita il più alto dal momento del withdraw dall'exchange al momento della transaction verso altro indirizzo e facciamo i conti sulla tua plusvalenza, ecco qua: ci devi X mila euro"
....

Mmmm, aspetta non so se sia come dici.
La plus si realizza se converto in Fiat o se in cripto avente diversa "finalità" (perdona, non ricordo la corretta definizione riportata nella recente legge). Ma se trasferisci Btc da indirizzo A a indirizzo B non fai né l'una né l'altra cosa.
Qualcuno ti dice che l'hai venduto? non deve comunque esserci qualcosa a supporto per ritenere giustificata una supposizione di questo tipo ?



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January 18, 2024, 11:41:41 AM
il fisco mi chiede dettagli, rispondo "ho sbagliato a inviare e l'ho perso, sto a zero" e il fisco risponde:
"sì caro, certo, capiamo il tuo dolore, per noi invece l'hai venduto, per cui prendiamo come prezzo di vendita il più alto dal momento del withdraw dall'exchange al momento della transaction verso altro indirizzo e facciamo i conti sulla tua plusvalenza, ecco qua: ci devi X mila euro"

E' chiaro che l'esempio è campato per aria, probabilmente in parte errato e decisamente remoto... ma forse non così remoto (a mio parere) se si parla di quantità con controvalori rilevanti per il fisco.

Concludendo l'esempio sopra, a quel punto l'unica cosa fattibile è dire "ok ho mentito, ma ce l'ho ancora, non l'ho venduto", effettuare una transaction da quell'address per dimostrarlo se richiesto e (se non vado errato) pagare il 2 per mille annuale evaso ed eventuali sanzioni.
Io non sono un avvocato e neanche un commercialista ma mi sembra alquanto irreale che lo stato ti possa tassare basandosi su un "per me è andata così" perché allora potrebbero andare da qualsiasi libero professionista che dichiara X e dirgli che, secondo loro, invece ha guadagnato Y, e quindi invece di pagare 5 di tasse deve pagarne 10. Ditemi allora come in quel caso qualcuno potrebbe dimostrare di non aver guadagnato quei soldi. Se uno finge di aver perso le crypto deve farsi per bene i propri calcoli perché quando verrà il momento del cashout o si mette in regola in qualche modo oppure meglio che faccia un cashout all'estero.
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January 18, 2024, 10:22:55 AM
Comunque io proprio non comprendo questo accanimento dello Stato nei confronti delle criptovalute.

Sono obbligato a dichiarare ogni singolo satoshi in mio possesso e pagarci un bollo e allo stesso tempo posso acquistare legalmente e tax free fino a 12.500€ di oro e possederne una quantità illimitata senza dover dichiarare niente a nessuno, legalmente.

Perché l'oro sì e le cripto no?

Tra l'altro ho la sensazione che l'applicazione di queste leggi un po' bizzarre sulle criptovalute (es: obbligo di dichiarare ogni singolo indirizzo) risulterà più costosa del guadagno che lo Stato riuscirà ad ottenere. Staremo a vedere, mi spiace solo che lo Stato siamo noi, non è un ente terzo che se ci smena son cavoli suoi.
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January 18, 2024, 09:00:30 AM
Esatto, il punto temo sia semplice: si è colpevoli fino a prova contraria, per cui in un caso tipo

- ritiro 1 bitcoin da exchange, flaggo casella obbligatoria che sto inviando a mio address
- exchange comunica a fine trimestre che avevo 1 e ora ho 0
- da mio address invio 1 bitcoin a un altro mio address
- in dichiarazione dei redditi nell'anno successivo inserisco 0, come se non ne avessi più

il fisco mi chiede dettagli, rispondo "ho sbagliato a inviare e l'ho perso, sto a zero" e il fisco risponde:
"sì caro, certo, capiamo il tuo dolore, per noi invece l'hai venduto, per cui prendiamo come prezzo di vendita il più alto dal momento del withdraw dall'exchange al momento della transaction verso altro indirizzo e facciamo i conti sulla tua plusvalenza, ecco qua: ci devi X mila euro"

E' chiaro che l'esempio è campato per aria, probabilmente in parte errato e decisamente remoto... ma forse non così remoto (a mio parere) se si parla di quantità con controvalori rilevanti per il fisco.

Concludendo l'esempio sopra, a quel punto l'unica cosa fattibile è dire "ok ho mentito, ma ce l'ho ancora, non l'ho venduto", effettuare una transaction da quell'address per dimostrarlo se richiesto e (se non vado errato) pagare il 2 per mille annuale evaso ed eventuali sanzioni.
Si purtroppo l'onere di dimostrare sta al contribuente e la materia crypto è un pò articolata.

D'altra parte non credo arriverà una notifica del fisco automaticamente a tutti quelli che non hanno dichiarato in RW rispetto agli estratti dell'OAM, forse con il tempo la cosa diverrà più sistematica...

A meno che non parliamo di somme importanti, la questione della verifica scatta quando con queste crypto o controvalore in fiat uno ci fa qualcosa.
A quel punto è un bel casino perché ormai la legge c'è.

Altro caso...
Mettiamo uno ha 10 BTC, ma li lascia in cold wallet, mai usati ne convertiti in fiat. Uno potrebbe dire:
"si è vero... li prelevai dall'exchange in data xyz ma poi ho perso il wallet, la chiave del wallet, etc. non so più come accederci".
Magari ci sarà qualche impiccio burocratico ma se è vero che quelle crypto sono perdute credo uno la passi liscia.

Il casino scatta quando effettivamente spuntano fuori dal nulla crypto spese in qualche modo e da lì magari risalgono ad altro non dichiarato.
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January 18, 2024, 08:53:38 AM


È appunto il motivo per cui vanno evitati gli exchange registrati all'OAM, e infatti personalmente me ne tengo alla larga. Una volta che hai delle crypto depositate sul tuo account, finisci in una trappola da cui è difficile uscire. Perché le possibilità saranno solo due: o continuare a dichiararle nel quadro RW come in tuo possesso (e versare lo 0,2%), o dichiarare di averle cedute, versano le imposte sulla plusvalenza. A meno di sostenere di averli persi, con tutti i rischi del caso.


Quindi mi sembra di capire che al momento la prima cosa che posso/devo fare è provvedere alla dichiarazione nel quadro RW?
O c'è ancora qualche margine per cui mi conviene non fare nulla fino ad ulteriori dettagli/chiarimenti relativi alla legislazione?
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January 18, 2024, 06:42:55 AM

bè, ma così basta aggiungere un hop in più e non sono più in possesso dell'utente registrato. L'exchange mica può tenere traccia di tutti i flussi on-chain dei propri clienti.

Chiaro, però se tu fossi poi oggetto di un'indagine o comunque di un controllo e qualcuno ti chiedesse ragione di quel secondo movimento (cioè dal primo address sul quale avevi prelevato da cex ad un secondo "tuo"ma non dichiarato tale), potresti non essere in grado di trovare una giustificazione accettabile o dimostrabile.

Ad esempio se il movimento fosse per un controvalore di 50 euro, uno potrebbe dire che l'indirizzo di destinazione appartiene ad una graziosa fanciulla che hai conosciuto ad un distributore di benzina in una notte nebbiosa e con la quale hai voluto fare amicizia.
Ma se il movimento fosse per un controvalore di 10.000 Euro sarebbe molto più difficile dire che li hai spesi in quel modo o che non ricordi più a chi tu li abbia mandati.
E' un po' questa la differenza.....


È appunto il motivo per cui vanno evitati gli exchange registrati all'OAM, e infatti personalmente me ne tengo alla larga. Una volta che hai delle crypto depositate sul tuo account, finisci in una trappola da cui è difficile uscire. Perché le possibilità saranno solo due: o continuare a dichiararle nel quadro RW come in tuo possesso (e versare lo 0,2%), o dichiarare di averle cedute, versano le imposte sulla plusvalenza. A meno di sostenere di averli persi, con tutti i rischi del caso.
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January 18, 2024, 05:41:18 AM
il fisco mi chiede dettagli, rispondo "ho sbagliato a inviare e l'ho perso, sto a zero"
Penso che tu lo possa fare e nessuno, fino a prova contraria, può affermare che tu abbia detto il falso.

Resta il fatto che hai dichiarato ufficialmente che hai perso i tuoi soldi. Ti sarà molto più difficile farli rientrare dalla finestra.
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The hacker spirit breaks any spell
January 18, 2024, 05:22:05 AM
conosco benissimo questo modo di fare
si e' colpevi sempre, questo modus operandi e' tipico delle mafie, ovvero delle organizzazioni criminali
se si pagasse il giusto, tutti allora potremmo magari facilmente aggiustare il tiro

invece ci sono gli stronzi come noi che pagano un botto
e poi le multinazionali che pagano il 3%

bello cosi, facile cosi
sr. member
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January 18, 2024, 03:53:20 AM
Esatto, il punto temo sia semplice: si è colpevoli fino a prova contraria, per cui in un caso tipo

- ritiro 1 bitcoin da exchange, flaggo casella obbligatoria che sto inviando a mio address
- exchange comunica a fine trimestre che avevo 1 e ora ho 0
- da mio address invio 1 bitcoin a un altro mio address
- in dichiarazione dei redditi nell'anno successivo inserisco 0, come se non ne avessi più

il fisco mi chiede dettagli, rispondo "ho sbagliato a inviare e l'ho perso, sto a zero" e il fisco risponde:
"sì caro, certo, capiamo il tuo dolore, per noi invece l'hai venduto, per cui prendiamo come prezzo di vendita il più alto dal momento del withdraw dall'exchange al momento della transaction verso altro indirizzo e facciamo i conti sulla tua plusvalenza, ecco qua: ci devi X mila euro"

E' chiaro che l'esempio è campato per aria, probabilmente in parte errato e decisamente remoto... ma forse non così remoto (a mio parere) se si parla di quantità con controvalori rilevanti per il fisco.

Concludendo l'esempio sopra, a quel punto l'unica cosa fattibile è dire "ok ho mentito, ma ce l'ho ancora, non l'ho venduto", effettuare una transaction da quell'address per dimostrarlo se richiesto e (se non vado errato) pagare il 2 per mille annuale evaso ed eventuali sanzioni.
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