Ricordiamoci che comunque se si dimostra "buona volontà", avendo dichiarato quello che c'era da dichiarare negli anni (Non so se questo vale nel tuo caso, dato che vivi all'estero), tempestività nelle comunicazioni e negli adempimenti, e soprattutto presenti un quadro "plausibile" per la tua operatività, allora forse all'Agenzia delle Entrate potrebbero dimostrarsi "tolleranti".
Beh ma nel mio caso si possono attaccare, lascio scegliere a voi a cosa, perché io non risiedo in Italia dal 2018 e fino a, boh, 1-2 anni fa credo, non esisteva nessun obbligo di dichiarazione del possesso delle crypto, quindi direi che sono inattaccabile da parte dell'AdE fino al momento della mia residenza in Italia. L'AdE può fare le domande al familiare che riceve le crypto, e per il quale sicuramente pagherà il 26% senza problemi, io ho le prove di acquisto da exchange, gli estratti conto che provano il trasferimento dal conto a me intestato all'exchange, però a quel punto oltre quello dubito che possano andare, sto pensando che altro potrebbero fare ma dato che all'epoca come dicevo non c'era nessun obbligo di dichiarazione e io nel frattempo non risiedo più in Italia, la persona ricevente paga le tasse e ha le prove di aver ricevuto fondi legittimi e tracciabili, non so, a te viene in mente altro a questo punto?
In pratica se paghi tutto, e subito, e magari anche più quello che avresti dovuto, allora magari non si incattiviscono troppo e ti fanno il culo solo a metà!
Beh ma chi li riceve perché mai dovrebbe pagare di più? Non avendo mai posseduto BTC prima del regalo/donazione non aveva nulla da dichiarare.