Topic: L'halving è alle porte - page 15. (Read 6892 times)

Come sanno bene i follower delle teorie di Plan B, l'oro ha uno stock to flow di circa 1.5%.
Ogni anno viene estratta una quantità pari all'1,5% del totale già estratto in precedenza.

bitcoin è un pò sopra (1,7%) questa soglia, che sarà invece superata con il prossimo halving quando lo stock to flow di bitcoin scenderà a 0,8% circa.

Quello che invece molti non sanno è che l'oro, nonostante sia in quantità finita e nonostante sia una riserva di valore da tempo immemore, ha avuto un'esplosione di offerta solo di recente: l'86% di quello disponibile oggi è stato estratto da poco: negli ultimi 200 anni. Il 20% addirittura negli ultimi 30



In parole povere l'oro si è comportato come un bene normale: al crescere della domanda è cresciuta l'offerta per soddisfare quella domanda.
E' la domanda è cresciuta per molti motivi, un pò per gli usi industriali ma molto, moltissimo, per l'utilizzo in ambito finanziario.
ETFP e banche centrali ne hanno fatto incetta. Il suo ruolo come riserva di valore a seguito del tragico avvento della "moneta" fiat ha fatto esplodere la richiesta.

La domanda è: dove sarebbe oggi il prezzo dell'oro se la produzione fosse stata bloccata o addirittura decrescente come è e sarà per bitcoin?

Credo sopra 10.000$ l'oncia. Ma come minimo.
Meditate gente.

Per curiosità sono andato a vedere cosa si diceva nel forum ai precedenti halving e devo dire che erano più o meno le stesse cose 
Alla fine ci avete azzeccato, andrà sempre bene? speriamo di si
Ci sarà il crollo pre-halving e poi un rimbalzo da canguro? non sarebbe male per incamerare qualcosa (anche se per comprare pulito  senza KYC ormai è difficile)
Sicuramente ci sarà da divertirsi!!!!

Come dicono tutti quanti, x2 pare proprio un numero conservativo (lo dice fillippone, ale88 e anche plutosky e gbianchi per non parlare degli altri).
Non bisogna sperarci troppo o impiegarci troppi soldi, il cigno nero sta sempre dietro un angolo pronto a colpire. Potrei fare cento esempi di cigni neri che hanno causato guai seri.
Quindi speriamo ma non facciamoci affidamento.

Per me resta un esercizio divertente e una sfida mentale tipo calcoli cervellotici, ma onestamente dato quello che ho bitcoin dovrebbe andare a 100 milioni per avere qualcosa di rilevante (ecco facciamo coming out). Quindi non mi cambia se fa x2 o x5.
Mi diverte molto vedere gli altri che fanno previsioni, motivandole.

Come dicevamo in un altro thread, ad ogni modo mi pareva che il target dopo l'halving sia ben superiore a quest cifre. Ritengo che 2x dopo l'halving, magari anche con l'ETF approvato, sia davvero molto conservativo.
Poi abituamoci al peggio, il nostro amico arancione ci ha spesso abituati a darci delle coecenti delusion

Esatto quello che dicevo io, se bitcoin fa un x2 a causa del famoso halving, non diventi mica ricco. Bitcoin non presenta un rischio allo stesso tempo. Se vuoi guadagnare tanto devi rischiare tanto.
Se prendevi bitcoin nel 2014 ti assumevi un rischio fortissimo, e quindi se hai rischiato hai avuto un ritorno fortissimo.
Questa legge vale sempre: se rischi poco, guadagni poco.

Il discorso l'ho capito però bisogna anche essere realisti quando si parla di "guadagno" e pensare di fare i 20-30-50x oggigiorno, per me, non è realista. Bitcoin, sulla carta, ha tutte le carte in regola per fare un 4-5x nel giro di 2-3 anni che sarebbe già tantissimo perché dubito esista un qualsiasi altro investimento al mondo che potenzialmente potrebbe fare lo stesso a parità di rischio e tempistiche.
Le altcoin sono già un discorso a parte perché il rischio è infinitamente più alto, sarebbe come comprare le azioni di una compagnia emergente e sperare che diventi la prossima Amazon/Apple in un certo senso, è possibile? Sicuramente, ma quante sono le probabilità che uno azzecchi proprio quell'investimento? Bitcoin da un lato non è più rischioso come un tempo però, come dicevo, non è un qualcosa per tutti ma fino a quando sta sotto i $30k per me è un affare.

Chiaro, ma quello che sto dicendo è che non farà mai 50x. Questo sta ad appannaggio esclusivo di monete molto aggressive e rischiose. Il guadagno, mi hanno insegnato, si fa rischiando di conseguenza. Poco guadagno, poco rischio. Molto guadagno, molto rischio.
Non so se hai capito cosa intendo.

Sono assolutamente d'accordo che se i BTC non girano allora tutto questo non avrebbe senso, però credo che con la prossima bull run, se dovessimo effettivamente passare i $100k, vedremo più movimento: un conto è vendere 5 BTC a $10k, che sono $50k alla fine, non sono pochi soldi ma neanche tanti; vendere quegli stessi 5 BTC ad almeno $100k vorrebbe dire portarsi a casa mezzo mln, è una cifra che cambierebbe la vita a tanta gente, perfino nei paesi del primo mondo. Holdare quando arrivi a vedere certe cifre è difficile, soprattutto perché poi sappiamo che c'è una buona possibilità che il prezzo torni a scendere quindi volendo uno può anche vendere, ricomprare, e tenersi la differenza.

Anche la mentalità da holder verrà superata, se Bitcoin diventerà un asset “tradizionale”.
Non mi riferisco alla (deleteria, a mio parere) filosofia che dice che i satoshi non si toccano mai ( cosa sarebbe successo se Hal e Lazlo fossero stati degli holder?), ma proprio alla possibilità di fare “gambling” sui mercati finanziari.

Non credo che l’adozione di Bitcoin implichi un “controllo” da parte dei governi “Fiat”. Forse questi avranno l’illusione di poterlo controllare, ma il “walled garden” nei quali gireranno i Bitcoin “puliti” sarà sempre a rischio rottura, nel senso che alla fine i Bitcoin non possono essere controllati.

Beh, insomma, parliamone Sicuramente oggigiorno BTC è molto più sicuro rispetto al passato perché abbiamo la (quasi) certezza che i principali governi non hanno intenzione di proibirne il suo uso, e questo è importantissimo perché vuol dire che chiunque possa fare le cose alla luce del sole, quindi l'ipotesi di un'adozione di massa rimane sempre una possibilità. Al tempo stesso il mercato viene ancora manipolato, probabilmente meno di un tempo, ma non è sicuramente un mercato per gente debole di cuore. Sul lungo periodo si è quasi certi del guadagno, il problema è sopravvivere a quel lungo periodo perché ben poche persone hanno la mentalità da hodler quindi spesso finiscono col vendere in perdita perché a livello mentale non ne possono più e preferiscono svendere e smettere di pensarci.

Si ma vedila da quel punto di vista, magari possono fare soldi, ma magari perdono tutto. Esiste una regola aurea quando investi, se guadagni tanto, rischi tanto, se guadagni poco hai rischiato poco.
La gente, gli early adopter di bitcoin hanno rischiato tantissimo, ma hanno avuto un gain notevole.
Ora bitcoin non pare affatto un rischio e di conseguenza non offre gain elevati.

Beh ma non penso che si possa mettere sullo stesso livello una persona che crea la propria compagnia e ha un progetto con chi invece investe, quindi l'unica cosa che gli importa è avere un ritorno, che poi si stia parlando di computer o di pannolini non importa, sono due situazioni completamente diverse soprattutto a livello di impegno richiesto: se cerchi di creare una compagnia come Apple hai bisogno di giornate di 25 ore perché ti dedichi anima e corpo, ovviamente non ti passa manco per la testa di pensare ad altro perché hai un obiettivo ben chiaro. Se hai parecchi soldi invece che vanno "solo" investiti cambia tutto dato che mica ti devi mettere a lavorare per il settore nel quale investirai.

decine di migliaia di persone hanno investito in OneCoin, Bitconnect etc etc oppure hanno comprato scimmie digitali o rocce virtuali per centinaia di migliaia di euro. O meglio il tizio che ha comprato NFT del primo twitter....

Quanto hanno perso? Quanto hanno investito? Avevano informazioni che noi non avevamo? Aspettavano il pump di bitcoin?

Non so il perchè, ma sinceramente nemmeno mi interessa.
Quest'anno faccio 10 anni (!) che seguo questo mondo e boh non mi sorprende nulla.
Di gente che ha perso VALANGHE di soldi inseguendo "il nuovo bitcoin" "il nuovo quello e quell'altro" ne ho conosciute a MAZZI.... facciano pure, a me non interessa

La diversificazione in ambito finanziario ha senso solo se gli asset su cui si diversifica sono decorrelati: vuol dire che se uno di questi sale, sia difficile prevedere cosa stia facendo l’altro, senza scendere in precise formulazioni matematiche.
Diversificare ha un senso in ambito finanziario, perché l’obiettivo è ottenere una combinazione ottimale rischio/rendimento (uno è il prezzo dell’altro).
Nella vita reale non è detto che sia questa la scelta ideale: Plutosky ha fatto un esempio, ma ne esistono altri innumerevoli: diversificare negli studi (un po lettere un po’ ingegneria), nelle scelte amorose (diversificare le relazioni, rischio…..).
Sono ambiti diversi…

Infatti credo che allocare già il 5% in token sia già tanto. Ma ce gente che conosco personalmente che oltre a diversificare in diversi asset e diverse aziende, hanno puntato oltre a btc su molti token top 10, e sono persone che investono anche pesantemente e non spiccioli. Non chiedermi il perché non saprei risponderti, sarà che hanno informazioni che noi non abbiamo? Oppure aspettano il pump di Bitcoin per poi vendere tutto?

diversificare in altre crypto? mmm a parte il perchè o il senso di una cosa del genere.... che percentuale del totale allocare su questa attività?
io direi non più del 5% ma proprio a voler essere buoni ed avendo anche il c...ehm la fortuna di pescare roba che abbia senso sul medio lungo termine.
basta vedere lo storico del top 10 / 50 di coinmarketcap per rendersi conto di quanto sia rischioso / complesso e molto spesso non profittevole investire in altre crypto, oppure
https://www.publish0x.com/bitbollo-cryptocurrencies-blog/a-depth-analysis-of-bitcointalkorg-speculation-thread-the-ne-xpnnjwq
tenendo conto del periodo "d'oro" delle ICO (2017) solo il 13% circa delle crypto "lanciate" in quel periodo hanno avuto un risultato positivo dopo 4 mesi. Tutto il resto valori negativi o peggio letteralmente 0.

Insomma, riuscire a beccare 13% di possibilità di un "risultato positivo" (non parliamo di risultati eclatanti ma di rialzi anche minimi e prendendo anche spunto da un periodo di BOOM del settore) mi sembra un rischio inutile ed irragionevole per un'allocazione che superi il 5% del proprio portafoglio crypto.

Certo non è una generalizzazione (sicuramente su decine di migliaia di crypto c'è qualcuna che over-performa) ma è un concetto chiaro da tenere a mente prima di lanciarsi su altre crypto o giocare al casinò!

I grandi imprenditori della Storia, che sono i primi e più importanti investitori ,  hanno impegnato tutte le loro energie e la loro esistenza in 2-3 progetti al massimo.
Spesso hanno dedicato tutta la loro vita ad uno solo di essi.

In parte per istinto, molto grazie all'osservazione della realtà, ad analisi, studi...hanno previsto dove andava il mondo e sono andati "all in" con la loro idea.

Steve Jobs quando ha avviato Apple non si è preoccupato di "diversificare". Non ha aperto, oltre ad un'azienda di informatica, anche una pizzeria, un'edicola e un negozio di scarpe..perchè sai...se va male con i computer almeno vendo giornali e prosciutto e funghi...

I saggi investitori assomigliano molto ai grandi imprenditori...ragionano nello stesso modo.

Warren Buffett dice sempre "io non compro azioni, io compro aziende". Nel senso che non si limita ad un grafico che va su e giù, osserva cosa c'p dietro. Il reale valore che crea uno spartiacque enorme tra un investimento profittevole ed una perdita di tempo e denaro.

Infatti compra e vende molte cose ma il 75% del suo portafoglio è fatto da solo 4 titoli e la metà da 1 solo, oltretutto di aziende della stessa Nazione.

Solo chi non ha voglia/tempo o capacità di capire, studiare, pensare sente il bisogno di buttare i soldi in 1000 cose diverse nella speranza che poggio e buca facciano pari.

Scusate, ma visto il nome del thread davo per scontato che parlavate di diversificare su vari token del comparto crypto. Mi riferivo proprio a quel tipo di diversificazione che giustamente come dice creep_o non e un vero diversificare! Se crolla btc crolla tutto, può avverarsi qualche eccezione sporadica che qualche token performi meglio ma è una probabilità davvero bassa.

In effetti pure io ora sono confuso: stavo dando per scontato che si stesse parlando di asset diversi, quindi crypto, azioni, immobiliare, oro, etc etc, non che fosse tutto relativo al mondo crypto anche perché, in tal caso, c'è ben poco da diversificare, a parte BTC vale la pena prendere ETH e magari un paio di altcoin, basta. Avere 4-5 crypto diverse non lo definirei diversificazione perché crolla BTC, crollano tutte.