Appunto... se uno riesce a sopravvivere ad un incendio o ad uno tsunami.
Mi sono sempre chiesto se si riuscirà un giorno a recuperare i Bitcoin in wallet di gente che è morta
e non ha avuto l'accortezza di lasciare istruzioni.
Piano piano nei decenni... i Bitcoin, che sono autolimitati, rischiano di scomparire da soli, tipo estinzione della specie
o meglio tutti persi...
Il seed è una perla crittografica immateriale che fa sparire e riapparire i tuoi capitali facendoli viaggiare nel tempo e nello spazio.
Pensa se ce l'avessero avuta gli ebrei in fuga dalla Germania nazista negli anni 30 e costretti a lasciare i loro averi nella terra di origine ai loro aguzzini.
Perché non è mai esistito un bene realmente non confiscabile nella Storia, fino al 2009. Lasciare istruzioni è cosa di ovvia intelligenza almeno per somme non trascurabili visto che la genialità sta (pure) nella semplicità: 12 (o 24) parole da inserire in un software liberamente scaricabile, non serve altro.
Non saprei... bisognerebbe definire cosa sia ricchezza.
Bitcoin potrebbe domani anche andare a $ 1.000.000 l'uno, qualcuno sarebbe più ricco, senza dubbio.
Un capitale, una somma, per grossa che sia, potrebbe anche un giorno finire, lo sanno bene quei pochi fortunati vincitori di lotterie e simili
che poi nel giro di pochi anni si sono mangiati tutto.
Se uno è proprietario, o azionista, di aziende che tra guadagni e ridistribuzione di dividendi ha una rendita annua di $ 10.000.000;
sta un po' meglio, alla lunga.
Chi ha rendite di altro tipo, perché previsto da un patto familiare ad esempio, frutto di risparmio previdenziali del passato, sta ancora meglio senza il "rischio" essere proprietario di niente.
Le persone sagge acquistano bitcoin dopo averli, con vari livelli di approfondimento, studiati, usati e per quanto possibile capiti. Vengono considerati i pro e i contro di una tecnologia emergente e le sue probabilità che diventi una tecnologia di massa.
Viene osservata la situazione economica attuale e le possibilità che nei prossimi 5-10 anni il mondo capitalistico tradizionale venga investito da una crisi ciclica senza precedenti che apra la strada ad un’ adozione massiccia di forme alternative di conservazione e trasferimento del valore.
Vengono constatati i limiti e i difetti del sistema finanziario tradizionale basato su moneta fiat e i possibili vantaggi che la nuova tecnologia potrebbe offrire rispetto a quei limiti. E, in base alla probabilità che si attribuisce all’avverarsi di tali eventi, si procede di conseguenza.
Poi c’è anche chi pensa di essere alla lotteria, per carità, ma sono sempre i primi a rimetterci denaro.
Se poi uno cerca forme di rendita costante esistono pur con l’ovvia, grave, limitazione di perdere il controllo di ciò che è tuo. Io per piccole somme uso bsave o faccio lending su bitfinex. Ma non è questo l’utilizzo che preferisco dei bitcoin.
Per riportare la discussione vicino a qualcosa di più attinente all'argomento originario e alla sezione del forum; pongo un dato,
il
numero di wallet:
~22.637.886
Se i dati di:
https://bitinfocharts.com/top-100-richest-bitcoin-addresses.htmlsono veritieri, questo è lo status quo.
Circa
23 milioni di wallet quindi; dobbiamo considerare però che i wallet degli exchange corrispondono a molte più persone,
così come più singole persone hanno, per questioni di sicurezza e praticità, più di un wallet.
Ci sono poi wallet vuoti e anche qualche wallet - come dicevo poc'anzi - di gente che è morta o si è persa le credenziali... insomma Bitcoin persi per sempre, wallet non più movimentabili.
Ma volevo fare un discorso quantitativo, per ordini di grandezza... insomma di Bitcoin e criptovalute
si parla molto alla fine però quelli che hanno messo mano al portafoglio e hanno comprato anche $ 1 di Bitcoin ancora non sono moltissimi, rispetto ai miliardi di persone che abitano il globo.
Da considerare inoltre che 11.173.707 di wallet (
quasi il 50% del totale ) è compreso nella fascia fra
0 ~ 0.001 BTC;
ovvero fra $ 0 e ~ $ 6,5.
Da vedere invece il peso dei derivati su Bitcoin, per esempio BitMEX, non saprei quanto sia più grande del mercato stesso di Bitcoin;
ma non volevo fare statistica volevo porre su una ideale bilancia chi effettivamente ha un wallet, e chi fa semplicemente trading...
In futuro sarà tutto diverso... chi lo sa...
...ad oggi questa è un po' la dimensione del mercato; decisamente piccola, come il grossolano dato della marketcap suggerisce.
In quanto piccola, facilmente influenzabile.
Negli USA i possessori di bitcoin dovrebbero essere circa 15 milioni (5% della popolazione
https://news.bitcoin.com/survey-60-of-americans-have-heard-of-bitcoin-5-own/ ) in Giappone circa 3 milioni, in Corea probabilmente sui 2 .
Solo Coinbase ha 25 milioni di iscritti (
http://fortune.com/longform/coinbase-bitcoin-brian-armstrong/) , Binance oltre 8 milioni, Bitfinex, Kraken e Bitstamp circa 2-3 milioni per uno, anche se non sappiamo quanti di questi iscritti abbiano saldo a zero o solo altcoins . Ovviamente poi ci sono tutti coloro che li hanno su propri wallet.
In base alle stime più probabili e prudenziali i possessori di bitcoin nel mondo sono dai 25 ai 50 milioni di persone (0.5% della pop. mondiale circa), diciamo per prudenza 30.
Nella distribuzione per address possiamo tranquillamente ignorare gli address sopra i 1000 btc depositati, in quanto con ogni probabilità appartengono solo ad exchange. Per un exchange (o un vault) è infatti possibile mettere in piedi i sistemi di protezione costosi che sono associati a cold wallet di questa portata, mentre un singolo, per quanto ricchissimo di bitcoin, ha tutta la convenienza a suddividere i propri averi tra più address su wallet diversi in modo da ripartire il rischio.
Diciamo che i ricchi possessori individuali sono compresi, con ogni probabilità, negli address che vanno da 1 a 1000 bitcoin, che sono circa 730.000 address, e in cui sono depositati 9,5 milioni di bitcoin.
Se ipotizziamo che i ricchi possessori abbiano il grosso dei loro averi (lasciamo perdere gli spiccioli) diviso in media su 5 address possiamo affermare i più ricchi 146.000 bitcoiners possiedono 9,5 milioni di bitcoin.
Tradotto in percentuali lo 0,5% più ricco dei possessori detiene il 55% dei bitcoin in esistenza. Che sembra tanto (ed è tanto) ma non è molto diverso dalla ripartizione della ricchezza mondiale dove l’1% più ricco detiene il 50% della ricchezza (
https://www.theguardian.com/inequality/2017/nov/14/worlds-richest-wealth-credit-suisse) ed è in grado di influenzare l’economia mondiale almeno quanto quello 0.5% riesce a fare sul mercato dei bitcoin.
Con una differenza fondamentale: la ripartizione dei bitcoin tende nel tempo ad una maggiore distribuzione, perché ad ogni nuova ondata ciclica di prezzo entrano nuovi acquirenti, la maggior parte dei quali abbandona al successivo calo ma quelli più lungimiranti si trasformano in hodlers di lungo periodo e rimangono. Ovviamente ad ogni ondata ci sono anche vecchi hodler che abbandonano ma è dimostrato da molti parametri (numero di address, iscritti agli exchange, days destroyed confrontati con andamento di prezzo es
https://twitter.com/nikzh/status/818403041980334080) che chi acquista e resta è numericamente superiore a chi vende ed abbandona con una minore quantità media di btc pro capite. Finora nel tempo la piramide di distribuzione dei bitcoin è andata verso una distribuzione meno accentrata.
Al contrario le previsioni di distribuzione della ricchezza mondiale vanno nella direzione opposta: per il 2030 il primo 1% deterrà i 2/3 (
https://www.theguardian.com/business/2018/apr/07/global-inequality-tipping-point-2030)
Quello che noto io è che certi detentori di Bitcoin hanno un pensiero in generale un po' "
centralizzato"...
nel senso pensiero unico, vedo molto cripto-entusiasti, illuminati sulla via per Damasco... che guardano solo avanti in una direzione, dimenticando di vedere ai lati ma più che altro dimenticando di vedere indietro ed altre vie.
All'interno della comunità Bitcoin si è formato uno nocciolo duro che è così sicuro che Bitcoin tutti nel mondo dovranno avere dei Bitcoin, da non preoccuparsi minimamente di eventuali rischi, cambiamenti... non nasce mai un
dubbio, se non qualcuno che ogni tanto... "
non rischiare più di quanto tu possa permetterti di perdere".
Sul
discorso confisca per esempio che l'ho sentito dire più volte...
...se anche non fosse proprio possibile metter mano ad un wallet di qualcuno a cui si vuole prendere i Bitcoin,
basterebbe incarcerare quel qualcuno che li detiene... parlando di scenari geopolitici estremi.
Non mi dilungo, ricordo ad esempio la vicenda Mt.Gox dove tutto ora è in mano ad un liquidatore.
Non vorrei fare discorsi troppo filosofici, ma in certi regimi, si è riusciti a "confiscare" il pensiero,
leggermente... più immateriale e imprendibile di un Bitcoin.
Sempre cercando di rimanere su questo filone... non viviamo in un mondo completamente
decentralizzato, totalmente privo di regole ( e doveri ), senza controllori, altrimenti, come avveniva in tempi andati, io potrei prendere cavalli e cavalieri entrare nel tuo castello e prendermelo.
Colpi di spada, lotta totale, zan zan.
Mio.
Senza dover rendere conto ad un governo, perché io stesso sarei il governo.
Di contro, paradossalmente, ci sono esempi straordinari di mantenimento della proprietà, nel momento in cui scrivo si sta preparando non lontano da me una manifestazione ciclistica (
https://firenze.repubblica.it/cronaca/2018/10/03/news/l_eroica-207888439/ ) che passerà dal Castello di Brolio che appartiene alla stessa famiglia, ininterrottamente, dal 1141.
Quando si parla di oro, valore, proprietà, rivoluzioni, cambiamenti, dell'esplosione nucleare di rinnovamento di una cosa nata nel 2009... Io personalmente vorrei aggiustarne leggermente il tiro.
Sicuramente il progresso accompagna l'uomo è anche la blockchain avrà il suo ruolo... ma non facciamo come la rivoluzione di internet che gira gira, ha creato nuovi miliardari, e nuove società che hanno
centralizzato servizi e
abitudini di grandi masse di utenti ( consumatori ), mentre tante smisurate masse sono rimaste a rincorrere la gazzella ed il cervo per mangiare, come migliaia di anni fa...
Pensandoci bene, già il fatto cercare "
Decentralizzazione" su Google...
dovrebbe far venire qualche dubbio...
Siamo miliardi di persone, sostanzialmente abbiamo UN solo motore di ricerca al mondo, a voler proprio allargarsi altri due, ovvero un russo e uno cinese.