in ogni caso credo sia meglio chiedere al commercialista di fiducia piuttosto che fare di testa propria (se non si è ferrati sulla questione), anche se il commercialista non conosce le crypto può sicuramente consigliarti cosa è meglio fare, o almeno illustrarti i rischi su una o l'altra scelta
questo e' un ottimo consiglio (ti do' un merit), ma temo che non sara' ben accetto.
Nel senso che se chiedi al commercialista, visto che e' un professionista e inoltre
non vuole correre rischi, al 99% ti consiglia di compilare il quadro RW (come ha fatto il mio)
Da notare che lo stesso commercialista lo scorso hanno alla fine era giunto alla conclusione
di non dichiarare, quindi ha valutato che la modifica apposta al quadro RW e' abbastanza
sostanziale da fargli cambiare parere professionale, ed inoltre si e' confrontato anche con altri colleghi.
Poi sul come farlo, (importi cifre quotazioni ecc) trovera' assieme al cliente il modo e la maniera
piu' consoni ad ogni caso.
Da considerare inoltre che ogni commercialista degno di questo nome
ha un'assicurazione
che lo protegge da errori di dichiarazione, in questo modo si "coinvolge" un'altra entita' in caso
di errata dichiarazione (ma non OMESSA, che e' tutt'altra cosa)
Mi sembra invece che la posizione piu' diffusa nel thread sia:
"Vista l'oggettiva ambiguita', usiamo ogni possibile cavillo per NON dichiarare"
posizione che condivido dal punto di vista logico, ma avendo a che fare con
una controparte che di logico non ha nulla, ossia lo stato, non mi sembra il caso di adottare.
È obbligatoria, come per tutti gli altri professionisti.
Il problema è che spesso hanno massimali ridicoli... molto spesso anche condizioni ridicole.
Dipende con chi si lavora, se sei il commercialista di un miliardario e in polizza hai un massimale da un milione... se fai un danno da 50 milioni chi paga ?
Chi ha una polizza da 50 milioni di massimale ? Nessuno in pratica. Solo ad altissimo livello... e non tutti.
È anche difficile e complicato trovare un gruppo di compagnie che si prendono il rischio in forme di coassicurazione, magari 5 compagnie per 10 milioni l'una.
Si segnala che anche le spese legali e la difesa legale, sono assicurabili anche in sede penale, anche in sede controversie tributarie, ( con libera scelta dei professionisti e/o con professionisti affidati della compagnia assicuratrice ) questa è una copertura che hanno in pochissimi, i più non ne conoscono nemmeno l'esistenza.
Diversi grandi manager pubblici o privati, ne hanno diritto per contratto, comunque se la fanno pagare...
...dice il saggio:
la legge è come il timone, prende la direzione che gli dai...
Una cosa è certa, se un giorno la somma di € 1.000 convertita in Bitcoin, diventa € 10.000.000,
o li lasciate lì per sempre... o sperare di fare gli invisibili è una mera illusione...
Come pensare di voler passare la dogana con un elefante in tasca...
...anche avendo una bella tasca, non è facile.
Per cifre modeste... il pensiero è un'altro.
Sul tasso di cambio, sono state date delle direttive, mi pare era uscita una circolare, dell'Agenzia delle Entrate, ma adesso non ricordo, superava anche l'altra difficoltà, quella che Bitcoin & Co. sono in contrattazione continua, h24, senza fixing.
Non ricordo se prendevano il valore più alto del valore dei future... rischio di dire una cosa inesatta.
Questo in caso non si possa dimostrare di aver acquistato e venduto ad un determinato prezzo.
Se io ho comprato su un exchange a $ 7.000 e venduto a $ 8.000 e ho documentazione incontrovertibile...
quelli sono i miei tassi.