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Topic: quadro RW: ALTRE ATTIVITÀ ESTERE DI NATURA FINANZIARIA E VALUTE VIRTUALI - page 5. (Read 4116 times)

sr. member
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Si ma qui non si finisce mai Signori...sarà il caldo Grin Grin Grin
Ma c'è la tassa sulla fortuna anche?Huh Grin Grin Grin


Sì, in pratica sulle vincite oltre i € 500...
trattenuta alla fonte.

Era partita dal 6% è arrivata al doppio... :|
ci sono leggere differenze a seconda del gioco.

Diventa di rilievo perché, per me, falsa...
quelle che sono le percentuali di possibilità di vincita,
il ritorno delle somme vinte rispetto a quanto giocato...
In particolare per il settore slot e VLT, gioco prevalente in Italia.

Su 100 miliardi di euro giocato in Italia in un anno, 55~60 miliardi sono alle slot, io resto fra tutti gli altri giochi.

Immagino che per equità fiscale si possa mettere a costi deducibili la sfiga allora Grin Cheesy Grin
sto scherzando chiaramente Wink
legendary
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~snip~
Credo comunque che lo scoglio principale sia il fatto che è una cosa che rimane sconosciuta per chi la dovrebbe chiedere;
troppo onerosa per chi la dovrebbe proporre.
Per comodità si salta a piè pari.

In ambito private, è diverso, di certo chi spera di fare buoni investimenti non vuole avere la prospettiva di bruciarseli in qualche causa, magari civile di quelle lunghe.

Io ho imparato, che quando vuoi stare al sicuro (quindi ambito sicurezza), purtroppo perdi la comodita

es. se usi un password manager serio, ti accorgi di quanto sia scomodo.. palloso e noioso, ma necessario

penso che le informazioni che hai dato siano la stessa medesima cosa

sono protezioni pallose,noiose, che hanno un costo.. ma che sono necessarie

Purtroppo ci gravano anche le tasse... U_U
sull'RCA si arriva tranquilli ad un ~ 30%, dipende dalla provincia.
Tutti pagano un bel po' di tasse + contributo al servizio sanitario nazionale.

Costo... dipende anche come privati ci sono poi degli sgravi fiscali su alcune cose
Come azienda / persona giuridica, rientra nella gestione...

In ogni caso, dal quadro RW in su...
l'argomento è sempre uno, non è difficile diventare ricchi è difficile rimanerci Grin
legendary
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The hacker spirit breaks any spell
~snip~
Credo comunque che lo scoglio principale sia il fatto che è una cosa che rimane sconosciuta per chi la dovrebbe chiedere;
troppo onerosa per chi la dovrebbe proporre.
Per comodità si salta a piè pari.

In ambito private, è diverso, di certo chi spera di fare buoni investimenti non vuole avere la prospettiva di bruciarseli in qualche causa, magari civile di quelle lunghe.

Io ho imparato, che quando vuoi stare al sicuro (quindi ambito sicurezza), purtroppo perdi la comodita

es. se usi un password manager serio, ti accorgi di quanto sia scomodo.. palloso e noioso, ma necessario

penso che le informazioni che hai dato siano la stessa medesima cosa

sono protezioni pallose,noiose, che hanno un costo.. ma che sono necessarie
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ma poi, una volta appurati i fatti e l'insussistenza dell'accusa, per la parte soccombente (Stato) non dovrebbe anche esserci la condanna al pagamento delle spese processuali, come per qualsiasi cittadino? Huh
A logica si, ma siamo in Italia, quindi hai voglia di quanti ritardi ci saranno, si fa in tempo a morire prima di vedere un risarcimento da parte dello stato.

Non sempre e non per intero, benvenuto nel mondo della compensazione... per esempio:

Se le parti si sono conciliate, le spese si intendono compensate, salvo che le parti stesse abbiano diversamente convenuto nel processo verbale di conciliazione

https://www.brocardi.it/codice-di-procedura-civile/libro-primo/titolo-iii/capo-iv/art92.html

Valutazione del giudice, secondo il caso, ci sono casi di soccombenza reciproca...

In ogni caso è una procedura di rimborso.

Mi sa che nel tempo ti sei perso qualche mio intervento sulle assicurazioni di tutela legale.


ah no no, li ho letti tutti, così come quelli sul ramo vita, gestione separata, ecc., a cui poi segue di solito una postilla del tipo: condizioni favorevoli per clientela private, ma costi eccessivi per clientela retail Grin
Discorso analogo anche in questo caso: una tutela legale rivolta a manager e amministratori pubblici avrà condizioni e coperture inaccessibili al resto dei comuni mortali... o sbaglio?

Ad esempio, fino a qualche anno fa con l'assicurazione auto inserivo anche la tutela legale, poi l'unica volta che ho dovuto contestare un sinistro, ho scoperto che - guarda caso - la casistica non era coperta... avrò scelto male io la compagnia, che devo dire Wink


Contro il logorio della vita moderna gestionseparatizzarsi  Cool

Sulla clientela retail purtroppo gravano costi tali da annullare i benefici... ma non sempre.
Ma in Italia fra tutti quello che circola i prodotti validi saranno... 7 ? 5...
Nel mondo private le gestioni separate, sono chiuse
quindi anche pagando, devi chiedere per favore Grin


Le tutele legali per la vita privata, sono uguali per tutti Smiley
Solo che non le regalano, se vuoi una completezza di eventi.


Il discorso della tutela legale, all'interno del contratto RCA è storia vista e rivista... costano poco, hanno dei limiti.
Specialmente quando non c'è un sinistro da circolazione, ma solo da contestare una sanzione per esempio.
Per un sinistro grave, magari in autostrada, al contrario, si rischia che massimali risicati si esauriscano...

Ma contratti dedicati non sono quasi mai proposti alla clientela retail... anche se hanno un costo basso € 50 ~ € 100
all'anno; tra i vari motivi il fatto che sono contratti che possono essere usati CONTRO la compagnia che fornisce la copertura RCA Grin
Oltre al fatto economico, € 100 in più per molti è semplicemente inaccettabile o purtroppo inarrivabile.

Credo comunque che lo scoglio principale sia il fatto che è una cosa che rimane sconosciuta per chi la dovrebbe chiedere;
troppo onerosa per chi la dovrebbe proporre.
Per comodità si salta a piè pari.

In ambito private, è diverso, di certo chi spera di fare buoni investimenti non vuole avere la prospettiva di bruciarseli in qualche causa, magari civile di quelle lunghe.
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ma poi, una volta appurati i fatti e l'insussistenza dell'accusa, per la parte soccombente (Stato) non dovrebbe anche esserci la condanna al pagamento delle spese processuali, come per qualsiasi cittadino? Huh
A logica si, ma siamo in Italia, quindi hai voglia di quanti ritardi ci saranno, si fa in tempo a morire prima di vedere un risarcimento da parte dello stato.

Non sempre e non per intero, benvenuto nel mondo della compensazione... per esempio:

Se le parti si sono conciliate, le spese si intendono compensate, salvo che le parti stesse abbiano diversamente convenuto nel processo verbale di conciliazione

https://www.brocardi.it/codice-di-procedura-civile/libro-primo/titolo-iii/capo-iv/art92.html

Valutazione del giudice, secondo il caso, ci sono casi di soccombenza reciproca...

In ogni caso è una procedura di rimborso.

Mi sa che nel tempo ti sei perso qualche mio intervento sulle assicurazioni di tutela legale.


ah no no, li ho letti tutti, così come quelli sul ramo vita, gestione separata, ecc., a cui poi segue di solito una postilla del tipo: condizioni favorevoli per clientela private, ma costi eccessivi per clientela retail Grin
Discorso analogo anche in questo caso: una tutela legale rivolta a manager e amministratori pubblici avrà condizioni e coperture inaccessibili al resto dei comuni mortali... o sbaglio?

Ad esempio, fino a qualche anno fa con l'assicurazione auto inserivo anche la tutela legale, poi l'unica volta che ho dovuto contestare un sinistro, ho scoperto che - guarda caso - la casistica non era coperta... avrò scelto male io la compagnia, che devo dire Wink
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ma poi, una volta appurati i fatti e l'insussistenza dell'accusa, per la parte soccombente (Stato) non dovrebbe anche esserci la condanna al pagamento delle spese processuali, come per qualsiasi cittadino? Huh
A logica si, ma siamo in Italia, quindi hai voglia di quanti ritardi ci saranno, si fa in tempo a morire prima di vedere un risarcimento da parte dello stato.

Non sempre e non per intero, benvenuto nel mondo della compensazione... per esempio:

Se le parti si sono conciliate, le spese si intendono compensate, salvo che le parti stesse abbiano diversamente convenuto nel processo verbale di conciliazione

https://www.brocardi.it/codice-di-procedura-civile/libro-primo/titolo-iii/capo-iv/art92.html

Valutazione del giudice, secondo il caso, ci sono casi di soccombenza reciproca...

In ogni caso è una procedura di rimborso.

Mi sa che nel tempo ti sei perso qualche mio intervento sulle assicurazioni di tutela legale.
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ma poi, una volta appurati i fatti e l'insussistenza dell'accusa, per la parte soccombente (Stato) non dovrebbe anche esserci la condanna al pagamento delle spese processuali, come per qualsiasi cittadino? Huh
A logica si, ma siamo in Italia, quindi hai voglia di quanti ritardi ci saranno, si fa in tempo a morire prima di vedere un risarcimento da parte dello stato.
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i bitcoin sono tutti cattivi(il demonio),non vedo perche essere zeelanti e dichiarare anche l'impossibile in mancanza di una legge chiara,precisa,per l'antiriciclaggio credo eventualmente sia l'accusante che deve portare delle prove valide,per i patrimoni troppo grandi scatta il sequestro preventivo?prima di un processo? hi hi hi sta tornando l'inquisizione

La prima notizia che mi è capitata sottomano:
http://www.strettoweb.com/2019/06/reggio-calabria-evasione-fiscale-sequestro-beni-mobili-immobili-dettagli/862450/


Non è tornata l'inquisizione c'è sempre stata, art. 321 codice procedura penale:
https://www.brocardi.it/codice-di-procedura-penale/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/art321.html


L'accusa deve provare... quando una persona dal reddito "normale", ha in Bitcoin, o franchi Svizzeri, o in Dollari Neozelandesi...
o altro; un valore alto, sproporzionato al reddito, di origine incerta, non giustificabile... nel contempo magari ha fatto acquisti di rilievo, ha fatto investimenti di rilievo che non era mai stato in grado di fare, ha avviato società, attività, ha acquistato per esempio un bar... ( come ex socio del padre di Renzi: http://firenze.repubblica.it/cronaca/2017/08/23/news/firenze_primo_sequestro_per_autoriciclaggio_sigilli_a_villa_banti-173695971/ )... insomma una ricchezza che spunta come i funghi, in una notte...

...c'è molto da provare ?


nel caso in esame l'origine è tutt'altro che incerta e ingiustificabile: stiamo parlando di bitcoin rimasti fermi in qualche wallet per anni, da quando magari valevano pochi euro l'uno, e questo si può facilmente verificare dal possesso delle chiavi private dei relativi indirizzi, per le caratteristiche intrinseche di tracciabilità della blockchain.

Il dubbio a quel punto diventerebbe: e se in realtà le chiavi private ti fossero state cedute dal possessore originale a fronte di contanti, frutto di qualche attività illecita o in nero?
Certo, teoricamente è possibile, ma dovranno pur esserci degli indizi di queste attività, legati al contesto lavorativo e allo stile di vita della singola persona. Potrebbero scattare delle indagini, magari gli mettono sotto controllo il telefono e scoprono che ha decine di contatti con una rete di spacciatori... allora sì che ci sarebbero elementi concreti per ricondurre i fondi a qualche reato.

Ma se il soggetto in questione è un semplice impiegato, a cui non si possono contestare eventuali prestazioni in nero, con una vita specchiata da onesto cittadino, e per cui da indagini preliminari non risulta il minimo contatto con ambienti malavitosi... l'unica ragionevole conclusione è che quei bitcoin li avesse veramente fin dall'inizio!
Su cosa si dovrebbe basare allora questa presunzione di colpevolezza ad ogni costo, in assenza di qualunque prova?? È assolutamente inammissibile e indegna di un paese civile!

Poi è noto che ci siano casistiche di atteggiamenti da parte del fisco che ho già in precedenza definito vessatori e predatori, verso determinate categorie e soggetti che hanno la sola colpa di non rientrare in certi parametri stabiliti a priori in maniera del tutto arbitraria e presuntiva, e in questo non posso che esprimere solidarietà @commerciale84 per la vicenda che lo ha toccato, oltre a tutti gli altri che hanno vissuto un'esperienza simile.

Sai dove rimane il problema ?
è che tutte queste cose di buon senso, argomentazioni più o meno valide, non le spieghi a nessuno.
Arriva una indagine, prendi un avvocato o più di uno, specialisti, tecnici, periti, paghi...
Per provare a dire, non solo stato io.


il bitcoin esiste da 10 anni e il suo funzionamento di base è ormai ben noto, d'altra parte se le cripto sono diventate oggetto in anni recenti di pronunciamenti dell'AdE in risposta a interpelli, si suppone che sappiano di cosa si parla.
Non ci vuole uno scienziato per ricostruire il flusso di transazioni fra due indirizzi sulla blockchain, se poi l'accusa si vuole accanire costringendo a produrre superflue perizie tecniche per dimostrare che X bitcoin sono stati depositati all'indirizzo Y alla data Z e da lì trasferiti 5 anni dopo, o verificare una firma digitale... ritorniamo al discorso su comportamenti intimidatori e persecutori da parte delle istituzioni

ma poi, una volta appurati i fatti e l'insussistenza dell'accusa, per la parte soccombente (Stato) non dovrebbe anche esserci la condanna al pagamento delle spese processuali, come per qualsiasi cittadino? Huh
hero member
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teoreticamente(non e un consiglio) si potrebbero aprire 20 conti esteri(uno in ogni paese ue) e tenersi bassi sotto i 5k euro per ogniuno ed avere 100k esentasse e senza l'obbligo di dichiarare niente,non so a livello di spesa se sarebbe piu conveniente,se lo stato(ade) perde un processo dovrebbe pagare tutte le spese processuali e forse anche eventuali danni morali,ma quante aziende/societa sono fallite nonostante avessero crediti importanti con lo stato(che non paga)?...
legendary
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i bitcoin sono tutti cattivi(il demonio),non vedo perche essere zeelanti e dichiarare anche l'impossibile in mancanza di una legge chiara,precisa,per l'antiriciclaggio credo eventualmente sia l'accusante che deve portare delle prove valide,per i patrimoni troppo grandi scatta il sequestro preventivo?prima di un processo? hi hi hi sta tornando l'inquisizione

La prima notizia che mi è capitata sottomano:
http://www.strettoweb.com/2019/06/reggio-calabria-evasione-fiscale-sequestro-beni-mobili-immobili-dettagli/862450/


Non è tornata l'inquisizione c'è sempre stata, art. 321 codice procedura penale:
https://www.brocardi.it/codice-di-procedura-penale/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/art321.html


L'accusa deve provare... quando una persona dal reddito "normale", ha in Bitcoin, o franchi Svizzeri, o in Dollari Neozelandesi...
o altro; un valore alto, sproporzionato al reddito, di origine incerta, non giustificabile... nel contempo magari ha fatto acquisti di rilievo, ha fatto investimenti di rilievo che non era mai stato in grado di fare, ha avviato società, attività, ha acquistato per esempio un bar... ( come ex socio del padre di Renzi: http://firenze.repubblica.it/cronaca/2017/08/23/news/firenze_primo_sequestro_per_autoriciclaggio_sigilli_a_villa_banti-173695971/ )... insomma una ricchezza che spunta come i funghi, in una notte...

...c'è molto da provare ?


nel caso in esame l'origine è tutt'altro che incerta e ingiustificabile: stiamo parlando di bitcoin rimasti fermi in qualche wallet per anni, da quando magari valevano pochi euro l'uno, e questo si può facilmente verificare dal possesso delle chiavi private dei relativi indirizzi, per le caratteristiche intrinseche di tracciabilità della blockchain.

Il dubbio a quel punto diventerebbe: e se in realtà le chiavi private ti fossero state cedute dal possessore originale a fronte di contanti, frutto di qualche attività illecita o in nero?
Certo, teoricamente è possibile, ma dovranno pur esserci degli indizi di queste attività, legati al contesto lavorativo e allo stile di vita della singola persona. Potrebbero scattare delle indagini, magari gli mettono sotto controllo il telefono e scoprono che ha decine di contatti con una rete di spacciatori... allora sì che ci sarebbero elementi concreti per ricondurre i fondi a qualche reato.

Ma se il soggetto in questione è un semplice impiegato, a cui non si possono contestare eventuali prestazioni in nero, con una vita specchiata da onesto cittadino, e per cui da indagini preliminari non risulta il minimo contatto con ambienti malavitosi... l'unica ragionevole conclusione è che quei bitcoin li avesse veramente fin dall'inizio!
Su cosa si dovrebbe basare allora questa presunzione di colpevolezza ad ogni costo, in assenza di qualunque prova?? È assolutamente inammissibile e indegna di un paese civile!

Poi è noto che ci siano casistiche di atteggiamenti da parte del fisco che ho già in precedenza definito vessatori e predatori, verso determinate categorie e soggetti che hanno la sola colpa di non rientrare in certi parametri stabiliti a priori in maniera del tutto arbitraria e presuntiva, e in questo non posso che esprimere solidarietà @commerciale84 per la vicenda che lo ha toccato, oltre a tutti gli altri che hanno vissuto un'esperienza simile.

Sai dove rimane il problema ?
è che tutte queste cose di buon senso, argomentazioni più o meno valide, non le spieghi a nessuno.
Arriva una indagine, prendi un avvocato o più di uno, specialisti, tecnici, periti, paghi...
Per provare a dire, non solo stato io.

Domani Bitcoin = 10.000.000 l'uno.
Un alto valore in Bitcoin, quindi, ma sarebbe uguale per altro, se uno aveva la vita da impiegato normale, come giustifica che improvvisamente si ritrova a poter spendere qualche milione ?

Almeno che questa ricchezza non rimanga ferma in eterno, senza essere reimpiegata mai, senza mai essere spesa.
Un qualcosa fine a se stesso.

O rifugiarsi per sempre in un paese a regime fiscale agevolato, prendendo la cittadinanza altrove.
Sarebbe una soluzione.

Il problema non sono i milioni, per i milioni, con i milioni, si prendono tutte le decisioni.
Il problema sono i valori intermedi € 100.000 / 300.000.
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i bitcoin sono tutti cattivi(il demonio),non vedo perche essere zeelanti e dichiarare anche l'impossibile in mancanza di una legge chiara,precisa,per l'antiriciclaggio credo eventualmente sia l'accusante che deve portare delle prove valide,per i patrimoni troppo grandi scatta il sequestro preventivo?prima di un processo? hi hi hi sta tornando l'inquisizione

La prima notizia che mi è capitata sottomano:
http://www.strettoweb.com/2019/06/reggio-calabria-evasione-fiscale-sequestro-beni-mobili-immobili-dettagli/862450/


Non è tornata l'inquisizione c'è sempre stata, art. 321 codice procedura penale:
https://www.brocardi.it/codice-di-procedura-penale/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/art321.html


L'accusa deve provare... quando una persona dal reddito "normale", ha in Bitcoin, o franchi Svizzeri, o in Dollari Neozelandesi...
o altro; un valore alto, sproporzionato al reddito, di origine incerta, non giustificabile... nel contempo magari ha fatto acquisti di rilievo, ha fatto investimenti di rilievo che non era mai stato in grado di fare, ha avviato società, attività, ha acquistato per esempio un bar... ( come ex socio del padre di Renzi: http://firenze.repubblica.it/cronaca/2017/08/23/news/firenze_primo_sequestro_per_autoriciclaggio_sigilli_a_villa_banti-173695971/ )... insomma una ricchezza che spunta come i funghi, in una notte...

...c'è molto da provare ?


nel caso in esame l'origine è tutt'altro che incerta e ingiustificabile: stiamo parlando di bitcoin rimasti fermi in qualche wallet per anni, da quando magari valevano pochi euro l'uno, e questo si può facilmente verificare dal possesso delle chiavi private dei relativi indirizzi, per le caratteristiche intrinseche di tracciabilità della blockchain.

Il dubbio a quel punto diventerebbe: e se in realtà le chiavi private ti fossero state cedute dal possessore originale a fronte di contanti, frutto di qualche attività illecita o in nero?
Certo, teoricamente è possibile, ma dovranno pur esserci degli indizi di queste attività, legati al contesto lavorativo e allo stile di vita della singola persona. Potrebbero scattare delle indagini, magari gli mettono sotto controllo il telefono e scoprono che ha decine di contatti con una rete di spacciatori... allora sì che ci sarebbero elementi concreti per ricondurre i fondi a qualche reato.

Ma se il soggetto in questione è un semplice impiegato, a cui non si possono contestare eventuali prestazioni in nero, con una vita specchiata da onesto cittadino, e per cui da indagini preliminari non risulta il minimo contatto con ambienti malavitosi... l'unica ragionevole conclusione è che quei bitcoin li avesse veramente fin dall'inizio!
Su cosa si dovrebbe basare allora questa presunzione di colpevolezza ad ogni costo, in assenza di qualunque prova?? È assolutamente inammissibile e indegna di un paese civile!

Poi è noto che ci siano casistiche di atteggiamenti da parte del fisco che ho già in precedenza definito vessatori e predatori, verso determinate categorie e soggetti che hanno la sola colpa di non rientrare in certi parametri stabiliti a priori in maniera del tutto arbitraria e presuntiva, e in questo non posso che esprimere solidarietà @commerciale84 per la vicenda che lo ha toccato, oltre a tutti gli altri che hanno vissuto un'esperienza simile.
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Fornisco anche una informazione aggiuntiva.

Se chi commette un reato penale è un dipendente, se quello che ha commesso,
lede il principio fiduciario con il datore di lavoro e/o risulta incompatibile con il ruolo richiesto,
si ha il licenziamento per giusta causa, o comunque il licenziamento.


La giurisprudenza della Corte di Cassazione è infatti consolidale nel ritenere che i comportamenti tenuti dal lavoratore nella sua vita privata, e quindi estranei al rapporto di lavoro, possono tuttavia assumere rilevanza “allorché per la loro gravità siano tali da far ritenere il lavoratore professionalmente inidoneo alla prosecuzione del rapporto, specialmente quando, per le caratteristiche e le peculiarità di esso, la prestazione lavorativa richieda un ampio margine di fiducia esteso alla serietà dei comportamenti privati del lavoratore”.
Tale giurisprudenza, formatasi inizialmente con fattispecie relative ai dipendenti bancari, per la particolare fiducia richiesta dalla natura delle loro mansioni, si è poi estesa fino a comprendere tutte le altre categorie di lavoratori e a fondare, pertanto, un vero e proprio principio di diritto.



( fonte: https://www.laleggepertutti.it/238842_licenziamento-per-giusta-causa-condanna-penale )


I casi tipici sono appunto quelli dei dipendenti del settore bancario, finanziario, assicurativo...
ma come ricorda l'articolo anche chi è stato segnalato come assuntore di sostanze stupefacenti e ha un ruolo di guida di macchine operatrici, muretti, controllo di altri macchinari pericolosi.

Chi è stato trovato alla guida con tasso alcolemico molto alto ( soglia penale oltre 0,80 grammi/litro ) ed un dipendente che ha in uso mezzi aziendali, mansioni come fattorino, segretaria con mansioni all'esterno...

Nonché successivamente alcune professioni e lavori, possono essere precluse, in tutto o in parte, tipo gestire una tabaccheria, una ricevitoria, ed in tutte quelle professioni dove sono richiesti i cosiddetti "requisiti di onorabilità".


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La prima notizia che mi è capitata sottomano:
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Non è tornata l'inquisizione c'è sempre stata, art. 321 codice procedura penale:
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L'accusa deve provare... quando una persona dal reddito "normale", ha in Bitcoin, o franchi Svizzeri, o in Dollari Neozelandesi...
o altro; un valore alto, sproporzionato al reddito, di origine incerta, non giustificabile... nel contempo magari ha fatto acquisti di rilievo, ha fatto investimenti di rilievo che non era mai stato in grado di fare, ha avviato società, attività, ha acquistato per esempio un bar... ( come ex socio del padre di Renzi: http://firenze.repubblica.it/cronaca/2017/08/23/news/firenze_primo_sequestro_per_autoriciclaggio_sigilli_a_villa_banti-173695971/ )... insomma una ricchezza che spunta come i funghi, in una notte...

...c'è molto da provare ?


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No, più che le figurine guardavo le donzelle  Grin

Hai ragione però, io guardo la mia situazione e questo tende a inficiare le risposte.....

Piccolo OT.
A scanso di equivoci, quelli sono QUOTE copiati/incollati da A Verso B, dove A e B non siamo ne io ne te.
Non vorrei avessi pensato che mi stavo rivolgendo a te con quei toni  Wink


Sì, l'ho capito oggi rileggendo tutti gli interventi con calma. Vado io parzialmente OT: chiedo scusa per certe mie risposte al vetriolo, sto facendo la figura del coglione schizofrenico. Vi spiego perchè: sono sempre stata una persona onesta, pagato sempre tutto fino all'ultimo centesimo, eppure anni fa ho avuto problemi con equitalia e ade, nonostante l'attività avesse rallentato vistosamente (era il 2010, periodo post crisi) non si sono fatti alcuno scrupolo a rompermi le balle per anni, a mettermi sotto accusa manco avessi messo una bomba sotto il colosseo. Questo tipo di avvenimenti, che ci crediate o no, vi distrugge psicologicamente, ne risente la salute, la vita familiare, tant'è che mi sono separato, sono tornato a vivere da mia madre (lei si è tenuta pure la casa) e vedo mia figlia 2 settimane al mese...quando si parla di tasse e compagnia bella mi parte un'embolo, mi hanno distrutto la vita. E vi assicuro che nonostante abbia avuto ragione nessuno mi ha mai chiesto scusa nè mi ha restituito i soldi spesi per difendermi.

Per cui, sarò prevenuto, ma come detto piuttosto che passare un altro inferno cercherò di mettermi in regola quanto più possibile...

Ma soprattutto d'ora in poi prima di postare un altro intervento cercherò di contare fino a 10000  Grin
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i bitcoin sono tutti cattivi(il demonio),non vedo perche essere zeelanti e dichiarare anche l'impossibile in mancanza di una legge chiara,precisa,per l'antiriciclaggio credo eventualmente sia l'accusante che deve portare delle prove valide,per i patrimoni troppo grandi scatta il sequestro preventivo?prima di un processo? hi hi hi sta tornando l'inquisizione
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Se sei convinto di questo, allora siamo a posto.

No, non sono convinto io, lo dice la legge, quando si parla di riciclaggio.

Quote
Basta avere Bitcoin a qualsiasi valore, non c'è da pagare nulla, si può comprare tutto, in perfetta esenzione fiscale, totale.

Ma non ho sostenuto questo.

Quote
SI può contestare un'omessa dichiarazione, anche in sede penale.

Forse questa frase che ho scritto è ambigua.
Intendo che TI Possono contestare un'omessa dichiarazione, anche in sede penale.

Questo però NON trasforma fondi di provenienza non delittuosa in fondi di provenienza delittuosa.
Pertanto, un'accusa di riciclaggio non sarebbe possibile lo stesso.

Quando si parla di "riciclaggio", si entra in un mondo in cui a seconda della condotta si entra poi in definizioni specifiche...
tanto che le aggiunte, diciamo così, all'articolo 648 del codice penale, ricettazione, sono diverse.

Si va appunto dalla ricettazione, al riciclaggio, all'autoriciclaggio... passando anche per il reimpiego di capitali... dice si parla di reimpiego di denaro, valori, ecc... da delitto, delitto in senso generico colposo o doloso che sia.
( https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-secondo/titolo-xiii/capo-ii/art648ter.html?utm_source=internal&utm_medium=link&utm_campaign=articolo&utm_content=nav_art_succ_top )

Se io ho dei Bitcoin, su cui non ho pagato le tasse e non ho assolto altri obblighi, entro nella sfera dei reati fiscali, supero le soglie del penalmente rilevante, poi mi muovo...

Secondo come mi muovo, cosa ci faccio... ricado in una di quelle casistiche.
Specialmente se non ho NULLA che dimostri in maniera certa l'origine.

Perché quello a cui ti riferisci tu è quello che in termini tecnici giuridici, si chiama reato presupposto, ovvero per avere uno dei reati sopracitati bisogna che ci sia un reato precedente

Ma il reato precedente, non va provato, accertato, non bisogna individuare un responsabile:

Affinché si realizzi il delitto di riciclaggio, è necessaria la commissione di un reato presupposto, costituito da qualsiasi delitto non colposo, ivi compresi quelli tributari, societari e finanziari.
Si noti che nel reato di reimpiego si fa riferimento solo ai delitti comprendendovi quindi anche quelli colposi.
Quanto all'onere probatorio da soddisfare in relazione al citato "reato presupposto" non si richiede la sua esatta individuazione o l'accertamento giudiziale, essendo sufficiente che lo stesso risulti, alla stregua degli elementi di fatto acquisiti, almeno astrattamente configurabile.
Non è richiesto neppure l'individuazione dell'autore del medesimo.
Il riciclaggio si realizza anche se il delitto presupposto è stato commesso da persona non punibile o non imputabile o quando manchi una condizione di procedibilità a tale reato.


( fonte: https://www.studiocataldi.it/articoli/22334-il-reato-di-riciclaggio.asp )


Se tu hai dei Bitcoin... ( in quantità di rilievo, mica spiccioli... ) non hai documentazione su come li hai avuti, mai dichiarati, mai compilato quadro RW quando necessario...
Te li potrebbero avere anche regalati, il rischio è di vedersi puntare il dito e dire, lei quei Bitcoin li ha avuti perché qualcuno le ha dato del nero, fondi illeciti, e lei per farli tornare puliti li aveva trasformati in Bitcoin.
Sottolineo l' "astrattamente configurabile" di cui sopra.


Altro rischio è reimpiegarli in proprio, in altre forme, allora si cade nel autoriciclaggio o nel reimpiego.

Ma è proprio nella natura particolare di Bitcoin, a rendere facilissimo l'incriminazione per riciclaggio.
Specialmente se ci si è comportati con faciloneria, senza normale diligenza.

legendary
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Se sei convinto di questo, allora siamo a posto.

No, non sono convinto io, lo dice la legge, quando si parla di riciclaggio.

Quote
Basta avere Bitcoin a qualsiasi valore, non c'è da pagare nulla, si può comprare tutto, in perfetta esenzione fiscale, totale.

Ma non ho sostenuto questo.

Quote
SI può contestare un'omessa dichiarazione, anche in sede penale.

Forse questa frase che ho scritto è ambigua.
Intendo che TI Possono contestare un'omessa dichiarazione, anche in sede penale.

Questo però NON trasforma fondi di provenienza non delittuosa in fondi di provenienza delittuosa.
Pertanto, un'accusa di riciclaggio non sarebbe possibile lo stesso.
legendary
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Continui al confondere la provenienza con la parole origine.

Se io avevo 10 Bitcoin per un controvalore in euro di € 10,
tutto ok.
Dal momento che questi Bitcoin hanno controvalore € 3.000.000, aumento di molto la mia situazione patrimoniale, faccio finta di nulla... il giorno che vado a scambiare, trasferire, cambiare, spostare... quelli sono Bitcoin che provengono da reato di evasione fiscale.


Si ma noi stavamo parlando di riciclaggio. E in termini di riciclaggio questo non cambierebbe niente.
SI può contestare un'omessa dichiarazione, anche in sede penale.
Ma per il reato di riciclaggio rimarrebbe sempre da considerare l'evento dell'acquisto dei tuoi 10 BTC a 10 Euro. Ovvero la PROVENIENZA di quei fondi.
E comunque NO, quei bitcoin NON provengono da reato di evasione fiscale.

Se sei convinto di questo, allora siamo a posto.

Allora non ci sono problemi.
Basta avere Bitcoin a qualsiasi valore, non c'è da pagare nulla, si può comprare tutto, in perfetta esenzione fiscale, totale.

Non devi convincere me... eventualmente chi ti chiamerà, se ti chiamerà, a chiarire la tua posizione, se hai dei Bitcoin.
legendary
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Continui al confondere la provenienza con la parole origine.

Se io avevo 10 Bitcoin per un controvalore in euro di € 10,
tutto ok.
Dal momento che questi Bitcoin hanno controvalore € 3.000.000, aumento di molto la mia situazione patrimoniale, faccio finta di nulla... il giorno che vado a scambiare, trasferire, cambiare, spostare... quelli sono Bitcoin che provengono da reato di evasione fiscale.


Si ma noi stavamo parlando di riciclaggio. E in termini di riciclaggio questo non cambierebbe niente.
SI può contestare un'omessa dichiarazione, anche in sede penale.
Ma per il reato di riciclaggio rimarrebbe sempre da considerare l'evento dell'acquisto dei tuoi 10 BTC a 10 Euro. Ovvero la PROVENIENZA di quei fondi.
E comunque NO, quei bitcoin NON provengono da reato di evasione fiscale.
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non mi risulta che approfittarsi dei poveracci sia un reato
altrimenti dovremmo mettere al gabbio piu del 90% dei colletti bianchi

e siccome la cosa non e' avvenuta, sta cosa dell'incauto acquisto mi pare una legge generica e ambigua, atta a colpire o meno chi ha un legale migliore/peggiore


Da non confondere il povero con lo stupido.


Che ti devo dire ?  il mondo non è perfetto.
Modo per svincolarsi da contratti anomali ce ne sono:

https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-xiii/art1448.html


Però i contratti anomali sarebbe meglio non farli.
Molta gente firma tutto quello che gli capita sotto il naso...
DOPO, al problema , fa leggere tutto al microscopio da 200 avvocati.

Eventualmente PRIMA ?

In Italia c'è scarsa cultura, scarsissima cultura finanziaria...
allora si va dalle obbligazioni subordinate ai diamanti.

Bastava sapere che sui diamanti si paga l'IVA per capire che non erano un bene d'investimento.
I diamanti NON saranno MAI investimento.
Bastava fare leggere il prospetto informativo delle obbligazioni bancarie da un qualsiasi consulente finanziario per capire l'anomalia...

Se hai dei risparmi, magari una liquidazione di TFR ovvero lavoro di 30/40 anni e li affidi in un batter di ciglio, TUTTI e in un UNICO prodotto...
...nella banca sotto casa, senza confrontare, valutare, soppesare, DIVERSIFICARE... sì, colletti bianchi infami, ma tu piccione del tiro al piccione

Più il risparmio è sudato e più è dovere di chi ce l'ha di essere oculato ed attento.
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