Se sei convinto di questo, allora siamo a posto.
No, non sono convinto io, lo dice la legge,
quando si parla di riciclaggio.
Basta avere Bitcoin a qualsiasi valore, non c'è da pagare nulla, si può comprare tutto, in perfetta esenzione fiscale, totale.
Ma non ho sostenuto questo.
SI può contestare un'omessa dichiarazione, anche in sede penale.
Forse questa frase che ho scritto è ambigua.
Intendo che TI Possono contestare un'omessa dichiarazione, anche in sede penale.
Questo però NON trasforma fondi di provenienza non delittuosa in fondi di provenienza delittuosa.
Pertanto, un'accusa di riciclaggio non sarebbe possibile lo stesso.
Quando si parla di "
riciclaggio", si entra in un mondo in cui a seconda della condotta si entra poi in definizioni specifiche...
tanto che le aggiunte, diciamo così, all'articolo 648 del codice penale, ricettazione, sono diverse.
Si va appunto dalla ricettazione, al riciclaggio, all'autoriciclaggio... passando anche per il reimpiego di capitali... dice si parla di reimpiego di denaro, valori, ecc... da delitto, delitto in senso generico colposo o doloso che sia.
(
https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-secondo/titolo-xiii/capo-ii/art648ter.html?utm_source=internal&utm_medium=link&utm_campaign=articolo&utm_content=nav_art_succ_top )
Se io ho dei Bitcoin, su cui non ho pagato le tasse e non ho assolto altri obblighi, entro nella sfera dei reati fiscali, supero le soglie del penalmente rilevante, poi mi muovo...
Secondo come mi muovo, cosa ci faccio... ricado in una di quelle casistiche.
Specialmente se non ho NULLA che dimostri in maniera certa l'origine.
Perché quello a cui ti riferisci tu è quello che in termini tecnici giuridici, si chiama
reato presupposto, ovvero per avere uno dei reati sopracitati bisogna che ci sia un reato precedente
Ma il reato precedente, non va provato, accertato, non bisogna individuare un responsabile:
Affinché si realizzi il delitto di riciclaggio, è necessaria la commissione di un reato presupposto, costituito da qualsiasi delitto non colposo, ivi compresi quelli tributari, societari e finanziari.
Si noti che nel reato di reimpiego si fa riferimento solo ai delitti comprendendovi quindi anche quelli colposi.
Quanto all'onere probatorio da soddisfare in relazione al citato "reato presupposto" non si richiede la sua esatta individuazione o l'accertamento giudiziale, essendo sufficiente che lo stesso risulti, alla stregua degli elementi di fatto acquisiti, almeno astrattamente configurabile.
Non è richiesto neppure l'individuazione dell'autore del medesimo.
Il riciclaggio si realizza anche se il delitto presupposto è stato commesso da persona non punibile o non imputabile o quando manchi una condizione di procedibilità a tale reato.( fonte:
https://www.studiocataldi.it/articoli/22334-il-reato-di-riciclaggio.asp )
Se tu hai dei Bitcoin... ( in quantità di rilievo, mica spiccioli... ) non hai documentazione su come li hai avuti, mai dichiarati, mai compilato quadro RW quando necessario...
Te li potrebbero avere anche regalati, il rischio è di vedersi puntare il dito e dire, lei quei Bitcoin li ha avuti perché qualcuno le ha dato del nero, fondi illeciti, e lei per farli tornare puliti li aveva trasformati in Bitcoin.
Sottolineo l' "
astrattamente configurabile" di cui sopra.
Altro rischio è reimpiegarli in proprio, in altre forme, allora si cade nel autoriciclaggio o nel reimpiego.
Ma è proprio nella natura particolare di Bitcoin, a rendere facilissimo l'incriminazione per riciclaggio.
Specialmente se ci si è comportati con faciloneria, senza normale diligenza.