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Topic: Tema Coronavirus - page 48. (Read 17707 times)

sr. member
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October 10, 2020, 02:46:02 AM
Vi racconto la mia storia.

Premesso: conduco una vita abbastanza stabile, casa - lavoro , lavoro casa.
Verso il 20 marzo mi accorgo si aver completamente perso il senso del gusto e dell'olfatto, al punto tale da non sentire il sale sulla lingua. Chiamo il numero regionale predisposto per informarmi e per tutta risposta  mi perculano (purtroppo va detto che a quel tempo tale sintomo era ancora poco o per nulla noto). Per senso di responsabilità mi metto in autoquarantena in casa , anche perchè eravamo già in lockdown e lavoravo da casa.
Anche a casa mi perculano: soffro si spondilite (forma grave di artrite invalidante) e ho un sacco di altri piccoli problemi , quindi figurati se a "te se ti viene il coronavius non t accappotta!". In realtà in quel periodo non ho avuto nemmeno un raffreddore, manco una linea di febbre.
Finisce il lockdown, e verso maggio inizio ad accorgermi di avere, ogni tanto difficoltà a respirare, comeuna forma di asma, come se avessi un peso che mi comprime il petto. Faccio il test ed effettivamente risulto negativizzato: a marzo avevo davvero preso il virus da asintomatico!
Ma più passa il tempo e più mi accorgo che i problemi di respirazione , dispnea, si ripresentano in modo random lascandomi talvolta senza respiro anche mentre dormo: un vero incubo, credetemi, alcune volte sembra che qualcuno mi tappa la bocca mentre dormo per non farmi respirare.
Vivo con la paura perenne di restare senza respiro da un momento all'altro.
Non scherziamoci sopra, il virus c'è e fa male, anche quando sembra  che sia passato lascandoci vivi.  Undecided
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October 09, 2020, 05:24:43 PM
gente che lavora in società di servizi (con fatturato cresciuto oltretutto).
Non voglio parlare del mio caso naturalmente, lo riporto solo come esempio per dire che senza un coordinamento centrale, le aziende fanno di testa loro senza considerare il possibile aumento del rischio.

Esattamente la mia situazione. La megacorp per la quale lavoro ha imposto il ritorno in ufficio a settimane alterne.
Ovviamente mi sono attrezzato per non prendere i mezzi, che reputo altamente pericolosi. Per fortuna riesco ad evitare i monopattini da pirla (nota lieve, per sdrammatizzare la situazione).
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October 09, 2020, 11:53:01 AM
Appunto. Siamo ancora lontani dal punto di criticità, e nonostante l’aumento dei casi di positività, non si ha alcun impatto in termini di ricoveri. Per non parlare di morti.

I protocolli sanitari preventivi, le diagnosi precoci e le cure migliorate rendono il decorso della malattia molto diverso rispetto a quello di marzo.
Secondo me arriveremo a chiusure di scuole ed attività non essenziali. Ma sarà un prezzo alto da pagare per un nulla.
Solo che qualcuno ci gode troppo da questa situazione (vedi miei messaggi sopra).


Che qualcuno ci sguazzi è risaputo però dobbiamo stare attenti a non pensare solo a chi muore perché ci possono essere conseguenze - oggi non ben conosciute - anche su chi guarisce.
Proprio oggi ho letto questo articolo sul Corriere che parla di conseguenze nel breve dopo la guarigione:

https://www.corriere.it/salute/neuroscienze/20_ottobre_09/covid-19-non-si-guarisce-tutto-ecco-sintomi-che-a-volte-restano-corpo-chi-si-ammala-9f7f52ea-0a16-11eb-86ad-2b1b791a9e6a.shtml

non sono cose gravi - per fortuna - però preferirei proprio evitarle del tutto  Wink
Senza contare che le conseguenze nel lungo sono ancora meno note, ovviamente (visto che si tratta di un virus non conosciuto prima in questa forma).

Io spero proprio non si arrivi ad un nuovo lockdown però penso che NON si siano presi i necessari provvedimenti per contenere il più possibile i contagi, in questo periodo.
L'azienda per la quale lavoro, dopo 7 mesi di lavoro remoto ha chiesto a tutti di iniziare a rientrare un paio di giorni la settimana. Abbiamo iniziato proprio due settimane fa..... in un periodo davvero poco felice visto che si sapeva che con l'autunno i contagi sarebbero risaliti.
E per chi prende i mezzi pubblici, in città come Milano non si può dire che il fattore rischio sia zero, non so se avete visto le foto che circolano in questi giorni. Ok i giornalisti fanno apposta a pubblicare le foto con più persone, però..... insomma di gente a Milano se ne vede eh, non è che sono foto fatte con Photoshop!
Quindi la mia riflessione è: era proprio necessario obbligare i dipendenti a rientrare in queste condizioni ?
Ci sono lavori che non possono essere fatti da remoto  - ovvio - ma non è proprio né il mio caso né quello di tantissima gente che lavora in società di servizi (con fatturato cresciuto oltretutto).
Non voglio parlare del mio caso naturalmente, lo riporto solo come esempio per dire che senza un coordinamento centrale, le aziende fanno di testa loro senza considerare il possibile aumento del rischio.




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October 09, 2020, 10:03:14 AM
Dipende solo da "noi".
Mi dispiace: quando vedo certi comportamenti mi girano gli zebedei.
Anche io sarei voluto andare in vacanza in un posto bello.. sono giovane il virus mi fa un baffo. Ma per rispetto e sopratutto per responsabilita, sono rimasto a casa a scartavetrarmi i coglioni.

Gli altri? era necessario? no.. lo hanno capito.. non credo proprio
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October 09, 2020, 05:03:52 AM
Secondo me arriveremo a chiusure di scuole ed attività non essenziali. Ma sarà un prezzo alto da pagare per un nulla

Spero vivamente di no, sarebbe insostenibile e deleterio. Idem chiusura delle regioni.
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October 09, 2020, 04:58:30 AM
di allerta dovrebbe
<...>
A me sta bene che a marzo fossimo impreparati ed era una cosa nuova, ma perché dovremmo avere lo stesso approccio ora? I DPI ci sono ed è appena stato ordinato di utilizzarli anche all'aperto.

Appunto. Siamo ancora lontani dal punto di criticità, e nonostante l’aumento dei casi di positività, non si ha alcun impatto in termini di ricoveri. Per non parlare di morti.

I protocolli sanitari preventivi, le diagnosi precoci e le cure migliorate rendono il decorso della malattia molto diverso rispetto a quello di marzo.
Secondo me arriveremo a chiusure di scuole ed attività non essenziali. Ma sarà un prezzo alto da pagare per un nulla.
Solo che qualcuno ci gode troppo da questa situazione (vedi miei messaggi sopra).
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October 09, 2020, 04:14:46 AM
cosa c'entra l'influenza? Come si fa a paragonare il numero di morti che si registrano ogni anno per influenza con quel che è successo in marzo-aprile?
L'influenza esiste... da sempre. Eppure non si era MAI verificato prima che le terapie intensive si intasassero per le polmoniti, nella regione che si riteneva avesse un sistema sanitario fra i migliori in Italia e forse in Europa.
Bisogna essere ciechi per non vedere che, se i numeri dei ricoveri continueranno a crescere con questa progressione, prima di Natale ci ritroveremo ancora senza posti disponibili nelle terapie intensive. Fra l'altro a differenza della scorsa primavera, adesso i contagi si stanno diffondendo molto di più anche nelle regioni del Sud, che notoriamente non possono vantare gli stessi livelli di assistenza sanitaria.
Qui non si tratta di diffondere il panico, ma di dire le cose come stanno, a dispetto dei negazionisti a vario titolo che ancora si ostinano a sminuire la pericolosità del virus e a esibire e incitare comportamenti irresponsabili, che danneggiano la salute pubblica.

Cito da open.online

Quote
Venerdì 7 agosto, il ministero della Salute ha dichiarato di aver raggiunto quota 6.570 posti letto disponibili: una cifra inferiore rispetto a quelli occupati nel picco della prima ondata, ma che mira a salire entro ottobre fino a 8.500. Il numero, inoltre, si riferisce solo agli interventi diretti sul Sistema Sanitario nazionale, e tralascia le eventuali aggiunte – temporanee o meno – delle Regioni. Lungi dall’avere una visione univoca, le varie giunte si sono mosse molto diversamente tra loro nel corso di questi mesi.

I numeri dei ricoveri
Come ormai noto, in Italia l’alert sulle terapie intensive scatta immediato quando i posti letto occupati superano il 30% del totale. Un indice di allarme è dato anche dal riempimento di oltre il 40% dei posti letto nelle aree mediche rilevanti – dove per aree mediche rilevanti si intendono Malattie Infettive e Tropicali (area 24), Medicina Generale (area 26) e Pneumologia (area 68). In pratica, per monitorare il rischio di sovraccarico bisogna tenere un occhio sia sui dati delle terapie intensive, sia su quelle dei ricoveri. Il punto zero, è, ovviamente, la curva dei contagi.


Il punto di allerta dovrebbe essere sopra le 2500 TI. Ad oggi siamo abbondantemente sotto le 1000

A me sta bene che a marzo fossimo impreparati ed era una cosa nuova, ma perché dovremmo avere lo stesso approccio ora? I DPI ci sono ed è appena stato ordinato di utilizzarli anche all'aperto.
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October 08, 2020, 12:00:50 PM
cosa c'entra l'influenza? Come si fa a paragonare il numero di morti che si registrano ogni anno per influenza con quel che è successo in marzo-aprile?
L'influenza esiste... da sempre. Eppure non si era MAI verificato prima che le terapie intensive si intasassero per le polmoniti, nella regione che si riteneva avesse un sistema sanitario fra i migliori in Italia e forse in Europa.
Bisogna essere ciechi per non vedere che, se i numeri dei ricoveri continueranno a crescere con questa progressione, prima di Natale ci ritroveremo ancora senza posti disponibili nelle terapie intensive. Fra l'altro a differenza della scorsa primavera, adesso i contagi si stanno diffondendo molto di più anche nelle regioni del Sud, che notoriamente non possono vantare gli stessi livelli di assistenza sanitaria.
Qui non si tratta di diffondere il panico, ma di dire le cose come stanno, a dispetto dei negazionisti a vario titolo che ancora si ostinano a sminuire la pericolosità del virus e a esibire e incitare comportamenti irresponsabili, che danneggiano la salute pubblica.
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October 08, 2020, 10:47:07 AM
Sono sempre contrario alla rigida regolamentazione: se la gente non è in grado di interpretare in resto scritto (perché è di questo che stiamo parlando) io sarei più propenso ad intervenire su quel versante, piuttosto che dare ulteriore potere accentrato ad una sorta di “ufficio censura”.

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October 08, 2020, 09:56:53 AM

Eh, i giornali fanno quel che devono: scrivono notizie. Non tutti le scrivono in modo imparziale, molti le colorano per attirare lettori e quindi vendere.  Più creano indignazione più vendono, soprattutto certi tipi di giornali.


Considerando l'epoca dell'informazione in cui viviamo. Considerando la quantità di persone che si fanno condizionare da dette notizie. Considerando l'ente statale che ha la capacità di imporre mascherine, lockdown, ecc... da un giorno all'altro.


Sarebbe, imho, anche ora di usare questo potere per creare specifiche modalità regolamentate di informazione riguardo al covid, esattamente come non si possono mettere titoli che sfuggono al buon costume, che venga fatto lo stesso lavoro con covid e panico. Non parliamo di censura ma di abbassare i toni allarmistici, che non stanno facendo bene a nessuno.

Io guardo con occhio critico i titoli dei giornali, moltissime persone no, e di conseguenza il problema "panico" diventa collettivo, ovvero anche mio. Per es. quando si vedeva gente riempire i carrelli dei supermercati creando fenomeni di accaparramento.
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October 08, 2020, 09:20:18 AM
l'isteria di massa e' conveniente
non guardate il dito, guardate la luna

https://www.corriere.it/economia/finanza/cards/miliardari-sempre-piu-ricchi-la-pandemia-italia-ora-sono-40-c-anche-47enne/ricerca-ubs-miliardari-piu-ricchi-la-pandemia_principale.shtml


con la pandemia, i ricchi (quelli col capitale) sono ancora piu ricchi

cioe non piangono come fanno vedere i tv e si strappano i capelli
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October 08, 2020, 09:13:57 AM
Prepariamoci all'isteria dei giornali per ancora qualche mese, visto che (dati di euromomo) l'influenza ha sempre generato un picco di morti durante i nostri inverni, morti che non sono mai stati conteggiati in statistiche giornaliere.

Eh, i giornali fanno quel che devono: scrivono notizie. Non tutti le scrivono in modo imparziale, molti le colorano per attirare lettori e quindi vendere.  Più creano indignazione più vendono, soprattutto certi tipi di giornali.
E' normale ci sia la corsa ai numeri, già lo vediamo con il bollettino in diretta della protezione civile che è ricominciato dopo mesi di interruzione.

Siamo noi che dobbiamo poi pesare quei numeri per valutarne l'impatto alla luce di conoscenza aggiuntiva senza farci condizionare dal tono espositivo di chi li scrive, solo che non tutti hanno le capacità (e gli elementi) per farlo.
Ad es. questo grafico che hai riportato….. personalmente non lo conoscevo, devo dire che è molto interessante!


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October 08, 2020, 08:34:59 AM
Prepariamoci all'isteria dei giornali per ancora qualche mese, visto che (dati di euromomo) l'influenza ha sempre generato un picco di morti durante i nostri inverni, morti che non sono mai stati conteggiati in statistiche giornaliere.

Dati dal 2017, quindi tempi non sospetti dove il covid non girava assolutamente.




PS: non sono contro le misure di prevenzione, ma sono apertamente contro tutta la paura creata dai media che fa molti più danni del virus stesso
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October 07, 2020, 01:30:45 PM
……
<...>
Fin che non la capiranno che la salute viene prima degli interessi delle società di calcio (o dei gestori di discoteche e quant'altro), saremo sempre con numeri in peggioramento.

<...>
Ma non sono cose necessariamente in opposizione: sarebbe bastato adattare una soluzione simile a quella dell’NBA creando una “bolla” dove fare giocare i giocatori. Un bel concentramento a Coverciano e via.

E perché allora non l'hanno fatto ?   Wink
La domanda è provocatoria - ovviamente: di sicuro non ne conosco le motivazioni tecniche (non seguo il calcio) ma immagino che ci fossero dietro interessi ai quali i signori del calcio avrebbero dovuto in parte rinunciare facendo come dici. Che ne so: diritti televisivi da ritariffare dovendo per forza di cose spostare orari e giornate delle partite, oppure difficoltà nel trovare strutture adeguate ad ospitare tutte le squadre con annesso codazzo di manager, massaggiatori, ecc.. Non so il motivo, ma non l'hanno fatto. Perché? perché avrebbero dovuto rinunciare a qualcosina della torta già impegnata.
Il problema nel fare questo tipo di scelte (sbagliate) è che per far guadagnare il singolo (il proprietario della discoteca o il presidente di una squadra di calcio) ti assumi un rischio - quello di far ammalare le persone - che poi si traduce in un costo per la collettività.
Perché quando poi il buttafuori di una discoteca si ammala, non è il Briatore della situazione a pagare la struttura sanitaria, ma siamo tutti noi.


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October 07, 2020, 09:26:50 AM
……
<...>
Fin che non la capiranno che la salute viene prima degli interessi delle società di calcio (o dei gestori di discoteche e quant'altro), saremo sempre con numeri in peggioramento.

<...>
Ma non sono cose necessariamente in opposizione: sarebbe bastato adattare una soluzione simile a quella dell’NBA creando una “bolla” dove fare giocare i giocatori. Un bel concentramento a Coverciano e via.
legendary
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October 07, 2020, 07:15:08 AM
Non possiamo permetterci tante cose... ma se poi chi potrebbe/dovrebbe capire, non capisce... e ci metto tanto “noi” comuni mortali quanto “quegli altri” a comandare/dare direttive...

Siamo in balia di chi decide, e chi decide si fa troppo influenzare dai piccoli interessi di parte.
Un mese fa hanno tutti "scoperto" che aprire le discoteche non è stata una buona mossa. MA VA ?!?!?  avranno dovuto creare qualche nuova commissione parlamentare per arrivarci!

Adesso invece è da giorni che l'unica preoccupazione sembra essere diventata capire se il Napoli abbia fatto bene a non andare a Torino e se la Juve debba vedersi assegnati i 3 punti o no. Sono queste le preoccupazioni se guardate i giornali……
Fin che non la capiranno che la salute viene prima degli interessi delle società di calcio (o dei gestori di discoteche e quant'altro), saremo sempre con numeri in peggioramento.
In queste situazioni chi deve decidere deve chiudersi in una stanza e decidere, senza lasciarsi influenzare da tutti questi che gli tirano la giacchetta.

hero member
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October 07, 2020, 06:23:19 AM
forse bisogna trovare un compromesso fra le liberta personali e le restrizioni esagerate,intanto le mascherine obbligatorie al aperto secondo me non servono,solo quando si sta in prossimita di altre persone,poi lo stato di emergenza per i prossimi 3/5 anni perche? le discoteche rimarranno solo un caro ricordo,40 vaccini in test ne uscira uno entro fine anno?

Il compromesso si trova, anzi si deve trovare o non ne usciamo da questa situazione complicata.
Un altro lockdown non possiamo permettercelo.
Non possiamo permetterci tante cose... ma se poi chi potrebbe/dovrebbe capire, non capisce... e ci metto tanto “noi” comuni mortali quanto “quegli altri” a comandare/dare direttive...

Causa ::: Effetto.

Boh speriamo bene... penso sarà un lungo inverno
legendary
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October 07, 2020, 05:24:40 AM
forse bisogna trovare un compromesso fra le liberta personali e le restrizioni esagerate,intanto le mascherine obbligatorie al aperto secondo me non servono,solo quando si sta in prossimita di altre persone,poi lo stato di emergenza per i prossimi 3/5 anni perche? le discoteche rimarranno solo un caro ricordo,40 vaccini in test ne uscira uno entro fine anno?

Il compromesso si trova, anzi si deve trovare o non ne usciamo da questa situazione complicata.
Un altro lockdown non possiamo permettercelo.
legendary
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October 07, 2020, 05:11:15 AM
il compromesso lo trovi se usi il cervello
se invece ragioni:
- col culo
- con la panza
- col pisello
non ottieni che merdate su merdate, prima le tue, poi le pezze autoritarie da parte del governo che cerca di metterci un freno alla buona
e tutte le varie derive poi
hero member
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October 07, 2020, 04:36:47 AM
forse bisogna trovare un compromesso fra le liberta personali e le restrizioni esagerate,intanto le mascherine obbligatorie al aperto secondo me non servono,solo quando si sta in prossimita di altre persone,poi lo stato di emergenza per i prossimi 3/5 anni perche? le discoteche rimarranno solo un caro ricordo,40 vaccini in test ne uscira uno entro fine anno?
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